Il Tirreno

Pisa

braccia incrociate 

I sindacati all’attacco: sciopero di 4 ore nella giornata del 6 marzo

D.R.
I sindacati all’attacco: sciopero di 4 ore nella giornata del 6 marzo

Esplode la protesta per il mancato rinnovo dei buoni pasto che erano stati riconosciuti nei primi mesi dell’ondata di pandemia

24 febbraio 2021
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pisa. Braccia incrociate e bus fermi. Il prossimo 6 marzo, il personale della Ctt Nord si asterrà per quattro ore dal lavoro nell'ambito di uno sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Faisa-Cisal per contestare il mancato rinnovo dei buoni pasto riconosciuti lo scorso anno durante il lockdown e nei primi mesi della pandemia.

Lo sciopero interesserà tutti i bacini delle quattro province (Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara) in cui è attiva la Ctt Nord. A Pisa il personale dell'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale su gomma si fermerà dalle 12 alle 16. Già lo scorso ottobre le quattro sigle sindacali avevano aperto le procedure di raffreddamento nei confronti dell'azienda di trasporti per rivendicare quel riconoscimento da pochi euro che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, aveva dato buoni risultati, sostituendo i servizi mensa anche per recepire ed applicare le norme anti-assembramenti e le varie misure per il contenimento della pandemia e la prevenzione dei contagi. Dopo la decisione della società di interrompere l'erogazione, la maggior parte dei lavoratori ha perso il diritto ai buoni pasti, assegnati solo per determinati turni di lavoro. I sindacati rivendicano l'estensione a tutto il personale viaggiante anche come forma di “ristoro” per le mansioni aggiuntive richieste ai conducenti. Tra queste, in particolare, la sanificazione delle postazioni di guida ad ogni cambio turno, il controllo per il regolare afflusso dell'utenza a bordo degli autobus e del rispetto delle varie regole applicate per il trasporto pubblico locale per il contenimento della pandemia da Covid-19, dall'obbligo delle mascherine, al distanziamento fisico a bordo, fino al continuo conteggio del numero di utenti necessario per non superare i limiti di viaggiatori imposti dai regolamenti entrati in vigore la scorsa primavera. Mentre lavoratori e sindacati puntano il dito contro l'azienda, la Ctt Nord «ringrazia tutte le maestranze che, nonostante il periodo della pandemia e le difficoltà operative che ne conseguono, hanno assicurato con il loro impegno il regolare svolgimento del servizio, anche in occasione della ripresa delle attività scolastiche». —D.R.

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