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In un’azienda pubblica di Milano si va al lavoro con l’animale da compagnia

I dipendenti dell’azienda pubblica ATS potranno portare in ufficio il loro cucciolo. I promotori: “Combatte lo stress”

Cani e gatti al lavoro per alleviare lo stress degli impiegati.

Non è una bufala, ma l’iniziativa approvata dal nuovo regolamento dell’azienda pubblica milanese ATS Città Metropolitana (ex Asl) che permetterà ai suoi 1800 dipendenti di portare il proprio animale domestico sul luogo di lavoro. Un caso senza precedenti, in Italia, visto che ATS è la prima azienda pubblica ad aprire le porte dei propri uffici a cani e gatti. Iniziativa simile era stata portata avanti a Genova.

Le nuove regole approvate dall’azienda sanitaria hanno come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita sul luogo di lavoro. A disciplinare l’attuazione del provvedimento sarà un codice comportamentale a cui tutti i dipendenti dovranno adeguarsi, nel rispetto sia degli animali che dei propri colleghi.

L’iniziativa di ATS Città Metropolitana di Milano ha tutte le carte in regola per dare inizio ad una piccola rivoluzione nel mondo del lavoro, in particolare del settore pubblico che annovera migliaia di dipendenti.

Tanti di loro sono proprietari di un amico pelosetto, ma il numero di possessori di animali da compagnia aumenta di anno in anno. Solo nel territorio milanese in cui sarà operativo il nuovo regolamento, gli animali d’affezione iscritti all’anagrafe regionale sono 351.311 cani e 49.389 gatti. Nella città di Milano gli iscritti all’anagrafe sono ben 104.067 cani e 24.877 gatti.

A ben guardare, i benefici indotti dalla vicinanza di un animale d’affezione nella vita delle persone sono ormai confermati da diversi studi scientifici. Inoltre nascono sempre di più luoghi a loro dedicati: dalle spiagge a hotel.

“L’obiettivo – ha sottolineato Giulio Gallera l’assessore regionale al welfare che è anche uno dei promotori dell’iniziativa – è migliorare la qualità della vita nei luoghi di lavoro”. E la possibilità di farsi accompagnare in ufficio dal proprio cucciolo potrebbe essere la chiave di volta per attenuare lo stress dei dipendenti, stimolare la loro creatività e migliorare la produttività al lavoro. Senza considerare l’aumento della socievolezza e dell’empatia tra colleghi e il generale senso di allegria indotto da questi piccoli amici.

L’esperienza in Lombardia ha un importante precedente: dal 2017 i pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private del territorio regionale possono ricevere la visita dei loro animali domestici. L’auspicio, confermano i promotori, è che nei prossimi mesi lo stesso regolamento possa essere approvato in tutti uffici del sistema sanitario lombardo.

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