INTERVISTA TC - Avv. Vizzino: "Forse sarebbe stato meglio fermarsi"

07.03.2020 07:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
Luis Vizzino
Luis Vizzino
© foto di TC

Per parlare del momento attuale in Serie C e non solo i microfoni di TuttoC.com hanno intervistato l'avvocato Luis Vizzino, avvocato esperto in diritto dello sport e componente della Commissione diritto dello sport al Consiglio Nazionale Forense.

Giusto giocare a porte chiuse?
"In questo momento di grande difficoltà per tutto il Paese, credo sia doveroso da parte di tutti tutelare in primis il diritto alla salute. Il calcio viene dopo. Quello delle porte chiuse è un escamotage al quale si ricorre oggi solo per evitare il blocco delle competizioni. Non ci sono tante alternative.
Dal mio punto di vista non esiste calcio senza pubblico.Se non ci sono le condizioni e, in questo momento storico purtroppo non ci sono, forse sarebbe meglio fermarsi. Anche perché, non c’è e non ci può essere tranquillità da parte di nessuno. E’ un po’ un vivere alla giornata sperando di non doversi fermare la settimana dopo".

Nel caso di partite cosa si deve fare?
"Tenere alta l’attenzione da parte di tutti. Non bisognerà pensare solo al raggiungimento del risultato ma anche e soprattutto al rispettare determinati comportamenti. Questo è fondamentale".

Come si convive con le nuove norme igieniche?
"Oggi la Lega C ha correttamente  emesso una circolare in cui va ad elencare una serie di suggerimenti da tenere durante e prima delle gare. E sottolineo “ giustamente”, perché si tratta di un documento che va a in parte a sanare  quanto previsto e disciplinato in modo alquanto superficiale  dall’art 3 del Dpcm del 4 marzo il quale “prevede  la possibilità che gli eventi sportivi possano svolgersi a porte chiuse a condizione che “ le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del Covid 19 tra gli atleti, i tecnici, i tecnici e tutti gli accompagnatori che vi partecipano “, senza specificare però se per società e associazioni si intendono quelle ospitanti la manifestazione o entrambe. Senza specificare  quali sono i controlli concreti da adottare, nè le responsabilità per le società. Ritornando alle norme igieniche previste ,teoricamente nulla da eccepire. Tuttavia, servirà davvero uno sforzo non indifferente di tutti, dirigenti e atleti affinché praticamente vengano rispettate e non solo per poco tempo".

Senza i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti ci saranno problemi per le società?
"Assolutamente si. In Serie C la presenza di pubblico rappresenta una delle maggiori fonti di introiti per buona parte delle società. Mancando il pubblico, vengono meno introiti e venendo meno  introiti per più settimane bisognerebbe fronteggiare anche un grave problema economico.
La situazione è davvero particolare, purtroppo".