21 aprile 2019 - 09:19

Turisti, al Comune di Milano un «tesoretto» da 54 milioni: triplicati gli hotel in città

Tassa di soggiorno, incassi record nel 2019. A Milano il turismo è soprattutto business e lo dimostra la progressione del numero delle strutture ricettive: dalle 1.008 accreditate nel 2014, si è passati alle 1.353 nel 2015, alle 2.113 nel 2016, fino alle 3.642 nel 2018

di Andrea Senesi

Turisti, al Comune di Milano un «tesoretto» da 54 milioni: triplicati gli hotel in città
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Strutture triplicate in quattro anni e visitatori in continua crescita. Il bilancio del turismo in città esibisce numeri da record, ma il medesimo discorso si può applicare all’impatto del turismo sul bilancio: solo la tassa di soggiorno, per dire, ha portato in dote, nel 2018, alle casse del Comune 48 milioni di euro, un «tesoretto» destinato a lievitare a quota 54 milioni con l’anno in corso.


Il Comune ha appena pubblicato i nuovi dati sugli alloggi turistici in città. I numeri non mentono: a Milano il turismo è anche e soprattutto business e lo dimostra la progressione del numero delle strutture ricettive: dalle 1.008 accreditate nel 2014, si è passati alle 1.353 nel 2015, alle 2.113 nel 2016, fino alle 3.642 nel 2018. Così suddivise: 2.096 case-vacanza non imprenditoriali, 586 imprenditoriali, 225 foresterie lombarde, 168 bed and breakfast, 144 hotel a 4 stelle, 129 hotel a 3 stelle, 65 hotel a 1 stella, 62 hotel 2 stelle, 48 case per ferie, 32 ostelli, 23 hotel 5 stelle, 20 residenze turistico-alberghiere 4 stelle 13 residenze turistico-alberghiere 3 stelle, 9 residenze turistico alberghiere a 2 stelle e due campeggi-aree di sosta. Andamento simile per la tassa di soggiorno: nel 2014 i paganti erano più di otto milioni, mentre gli esenti erano oltre un milione e duecentomila (nella categoria rientrano i minori, i giovani fino a trenta anni che pernottano negli ostelli per la gioventù, i familiari di pazienti ricoverati negli ospedali cittadini, gli studenti universitari che alloggiano in strutture, in pensionati o residenze universitarie, le persone con disabilità ). Nel 2018 i paganti sono stati più di undici milioni, gli esenti circa due milioni.
«I dati sull’imposta di soggiorno - spiega l’assessore al Turismo e sport Roberta Guaineri - confermano la crescita turistica e la reputazione di Milano, che si afferma come meta internazionale sempre più attrattiva, con prospettive di maggiore incremento. A questo proposito lavoriamo con aziende di telefonia e carte di credito per aumentare la quantità e la qualità dei dati a uso interno e quindi per avere un’analisi sempre più ampia e dettagliata dei flussi turistici. Si tratta di dati fondamentali per sviluppare le politiche di promozione e accoglienza turistica». Anche il collega di giunta Lorenzo Liparini, assessore alla Partecipazione, sottolinea la «politica di trasparenza del Comune, che mette a disposizione di tutti con cadenza settimanale sul portale Open data informazioni sempre nuove e utili per comprendere lo stato e lo sviluppo della nostra città».


Che il turismo sia una delle principali opportunità di crescita economica della città lo aveva intuito fin dall’inzio del suo mandato il sindaco Beppe Sala che aveva non a caso sottolineato la necessità di dotarsi di un’agenzia di marketing territoriale sul modello inglese della London & partners. A dicembre il lungo parto ha dato finalmente alla luce Smart City, con sede a palazzo Giureconsulti ma con budget ancora da definire. L’anno passato è stato quello dei record sulla scia dell’onda lunga iniziata con Expo, ma anche il 2019, quello di Leonardo, è partito col piede giusto. È stata la stessa Guaineri a esultare per i primi dati di gennaio: sono stati 713.009 gli arrivi, più 6 per cento rispetto a gennaio 2018 e 490.283 visitatori nella sola città di Milano (più 4 per cento rispetto a gennaio 2018), 174.043 nell’area metropolitana (più 11 per cento rispetto a gennaio dello scorso anno).

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