26 maggio 2018 - 08:16

Milano, tre milioni di nuovi alberi: «Togliamo i parcheggi auto»

È il progetto lanciato da Stefano Boeri e sposato dal Comune. «È una battaglia che mi sento di condividere», dice il sindaco Sala. Tra le strade per centrare l’obiettivo entro il 2030 l’idea di aree verdi anziché di sosta

di Pierpaolo Lio

Il parco di CityLife (LaPresse) Il parco di CityLife (LaPresse)
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Il nome del progetto è ambizioso: «forestazione urbana». E ancor di più lo sono i numeri: tre milioni di nuovi alberi da piantare a Milano e hinterland nei prossimi dodici anni, un milione ogni triennio. È Stefano Boeri, alla guida del dipartimento di Architettura e studi urbani del Politecnico al lavoro sulla ricerca che farà parte del piano di governo del territorio che disegna la Milano del 2030, a lanciare la sfida. Che Beppe Sala raccoglie: «È una battaglia che mi sento di condividere. Il problema dell’inquinamento oggi è più grave del passato. Noi ci crediamo e confermiamo la copertura politica». Gli alberi sono tema ricorrente: dalla giunta Albertini all’utopia di Claudio Abbado che chiese a Letizia Moratti 90 mila piante per tornare alla Scala. Ora, realizzare il sogno verde tracciato da Boeri vorrebbe dire aumentare di un terzo le piante dell’area metropolitana(da 10 a 13 milioni), capaci di assimilare 5 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, l’80 per cento di quella prodotta in città. «Serve mettere questo piano in cima all’agenda», avverte l’archistar.

Nello studio si suggeriscono le strade da percorrere. La più controversa immagina le piante sostituire le aree di sosta. «I parcheggi a raso occupano 3,7 milioni di metri quadrati: trasformarli in aree verdi vorrebbe dire 150 mila nuovi alberi. Si potrebbe ridurli del 10 per cento l’anno e guadagnare 15 mila alberi ogni 12 mesi». L’ipotesi non spaventa il sindaco: «È sempre una questione dolorosa intervenire sui parcheggi, però vorrebbe dire allinearsi alla riduzione delle auto che in città si vede già. Sarebbe un cambiamento di paradigma». È critico il forzista Gianluca Comazzi: «Verranno tagliati migliaia di posteggi. Si va contro la logica e le esigenze dei milanesi».

«Non immaginatevi che scompaiano in un anno — specifica però l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran — ma in effetti sono spazi che a volte basta riorganizzare per consentire alcuni interventi». E un esempio è il progetto di Renzo Piano davanti al Politecnico. «Inoltre, con qualche investimento si potrebbero realizzare strutture per mantenere i posti auto ma liberare le aree, ad esempio a Bisceglie e Molino Dorino, come previsto nel Pgt per tutti i capolinea dei metrò». Lo studio prosegue poi puntando sui «tetti verdi» (che oggi coprono un milione di mq ma si può arrivare a 11 milioni, per 200 mila nuove piante), sugli scali ferroviari, sui cortili scolastici (ma anche condominiali) da trasformare in oasi con 23 mila nuovi alberi, su vecchi progetti da completare come i «raggi verdi». Senza contare il contributo rappresentato dai venti nuovi parchi previsti nel Pgt, dall’allargamento del Parco Sud, dai 200 mila mq di connessioni ecologiche lungo i binari ferroviari, dalla futura nascita del Parco metropolitano attraverso il collegamento tra i parchi a nord e sud della città e «il verde che chiederemo ai privati che intendono costruire». «Ma vogliamo che le piante siano sempre più presenti anche nelle piazze e nelle strade, in maniera capillare in tutti i quartieri», prosegue Maran. Gli esempi sono le piantumazioni all’interno della riqualificazione di alcuni spicchi di città: dalle piazze già ridisegnate come Leonardo da Vinci, Beccaria, Negrelli, agli interventi in corso, come in Sant’Agostino.

Servirebbe comunque piantare ogni anno 300 mila alberi. Certo, un’operazione da portare avanti tra tutti i 134 Comuni dell’hinterland. Ma l’accelerazione sarebbe da primato. Un numero è sufficiente a dare l’idea dello sforzo richiesto: nei sei mesi tra novembre 2017 e aprile 2018, a Milano sono comparsi 14.891 nuove piante. «È un traguardo ambizioso ma non impossibile — chiosa l’assessore — purché inquadrato in un sistema: il progetto di Metrobosco della Provincia permise nel triennio 2006-2009 di piantare 500 mila alberi. Al pubblico si deve poi aggiungere il contributo del privato, e già oggi sono tante le aziende che si propongono per intervenire sul verde».

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