29 luglio 2019 - 08:08

Compagnie in ritardo: l’ingorgo europeo che rallenta Malpensa

Picco di passeggeri, via ai giorni da «bollino rosso»

di Leonard Berberi

Compagnie in ritardo: l'ingorgo europeo che rallenta Malpensa
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Nel suo secondo giorno straordinario l’aeroporto di Malpensa registra pochi disagi, ma iniziano a farsi sentire i problemi cronici dei cieli europei in questo periodo - i temporali estivi e soprattutto il traffico eccessivo - con buona parte dei voli decollati in ritardo verso le grandi città del continente e, soprattutto, le località turistiche. Risultato: alle 21 di ieri - calcolava la piattaforma specializzata Flightradar24 - i collegamenti avevano un ritardo medio in partenza di 43 minuti e in arrivo di 35. Con il passare delle ore la puntualità tende a peggiorare, in Italia e altrove: i velivoli di solito operano 4-5 voli (domestici o di medio raggio) al giorno e il ritardo di solito tende a ripercuotersi sui collegamenti successivi.


Da sabato mattina lo scalo di Linate resterà chiuso per tre mesi - fino alle 5.59 del 27 ottobre - per una serie di lavori all’esterno (il rifacimento della pista e delle piazzole di sosta degli aeromobili) e all’interno (restyling del terminal e ammodernamento del sistema di gestione e smistamento dei bagagli). Di conseguenza Malpensa si ritrova ad assorbire quasi tutta l’operatività del Forlanini, integrandola con la sua che è di circa tre volte superiore in termini di voli e passeggeri. Uno degli effetti più evidenti è vedere nelle piazzole di sosta in provincia di Varese il mini esercito di velivoli con la livrea tricolore di Alitalia che a Linate detiene i due terzi degli slot, i diritti di decollo e atterraggio. Scene che ricorda i primi anni Duemila, prima del disimpegno del 2008.


Da oggi inizia forse la settimana più «calda» per l’intera macchina sotto la supervisione di Sea, la società che gestisce i due scali milanesi, visto che è previsto il picco di transiti, 800-810 mila in sette giorni. E bisognerà vedere anche come si presenteranno i passeggeri. Sabato, a quanto apprende il Corriere da chi lavora nell’handling, in alcuni casi ci sarebbe stato addirittura un problema di spazio nelle stive degli aerei: i viaggiatori si sarebbero presentati con più bagagli di quelli stimati dai vettori.


È stato questo uno degli aspetti che ha messo in sofferenza sabato, per alcuni minuti, il sistema di gestione e smistamento delle valigie di Malpensa, portando diversi trolley a restare raggruppati ai lati dei tunnel. Ne sa qualcosa Darren Blanks, inglese di Oxford, che una volta sbarcato a Lamezia Terme dal volo AZ1179 - partito dallo scalo lombardo alle 14.22 - non ha ricevuto il suo bagaglio. Un problema che secondo lui avrebbero avuto anche altri passeggeri dello stesso velivolo.
Ieri la situazione è decisamente migliorata e le criticità ridotte. Mentre i timori alla vigilia di intasamenti ai varchi di sicurezza e ai controlli di frontiera (tra e-gate , le porte automatiche, e gabbiotti con i poliziotti in carne e ossa) non si sono concretizzati visto che i flussi sono sempre stati fluidi e i tempi di attesa più che soddisfacenti.

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