L’AEROPORTO
Linate, l’assalto di Alitalia alle piste: monopolizzato il 90% dei voli
di Leonard Berberi
Tre settimane e tre giorni dopo la riapertura l’aeroporto di Linate è di fatto monopolizzato da Alitalia. Un dominio che in questa prima parte di agosto — con il trasferimento di quasi tutti i voli che fino al 31 luglio erano su Malpensa — è ancora più evidente, mentre le aviolinee straniere continuano a muoversi timidamente alle porte di Milano a causa della domanda di traffico che resta ancora bassa.
A confermarlo è l’analisi del Corriere sui collegamenti (in partenza e arrivo): a fronte di una media del 65 per cento dei voli effettuati dal vettore tricolore — prima del nuovo coronavirus — al «Forlanini» dal 15 luglio a ieri i movimenti dell’aviolinea italiana sono balzati all’80,5 per cento sul totale aeroportuale. Una quota che risente — al ribasso — delle decisioni della compagnia di tornare a Linate soltanto il 24 luglio per ragioni operative (11 giorni dopo la riapertura ufficiale) e con le rotte della continuità territoriale con la Sardegna (Cagliari, Olbia, Alghero).
Quando però Alitalia ha trasferito gli altri voli nazionali e internazionali ecco che la sua fetta al city airport milanese si è allargata: dal 1° agosto a ieri, infatti, il 90% dei movimenti era della compagnia tricolore. Anche perché, in parallelo, la connettività degli altri vettori è rimasta invariata. Nello stesso periodo di tempo — la prima settimana di agosto — dopo Alitalia, ma a debita distanza, c’è Lufthansa (con voli operati anche dall’italiana Air Dolomiti) con il 4,9 per cento dei voli, quindi Iberia (2 per cento) e Air France (1,8 per cento), Air Malta (0,8 per cento) ed EasyJet (0,5 per cento).
Allargando l’orizzonte temporale sui 993 collegamenti registrati a Linate — tra decolli e atterraggi — dal 15 luglio al 5 agosto, si sono imbarcati poco meno di 91 mila viaggiatori, cioè una media di 4.130 al giorno. Il valore quotidiano sale a oltre 10.400 se si considera soltanto la fetta temporale agostana (1-5).
In parallelo prosegue la ripresa di Malpensa che per ora non sembra subire più di tanto della riapertura di Linate e del traffico «drenato». Se a luglio ha registrato poco più di 773 mila persone in transito (circa 25 mila al giorno), dall’1 al 5 agosto ne ha avute oltre 132 mila, cioè 26.400 di media quotidiana. In entrambi gli scali del capoluogo nell’ultima settimana i flussi vedono più persone in uscita: su cento passeggeri in transito, 60 partono e 40 arrivano.
Nelle sue previsioni Sea — la società che gestisce i due aeroporti lombardi — stima 187.500 passeggeri nel periodo 7-10 agosto, con 135.500 viaggiatori a Malpensa e 52mila a Linate. La giornata di picco di questo fine settimana è prevista per domani con 37 mila persone in transito all’aeroporto in provincia di Varese e 15 mila al «Forlanini».
Il city airport è al centro anche di un’agitazione sindacale. Ieri Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno organizzato un presidio dei lavoratori della società Airport Handling che contestano la decisione di Alitalia di ridurre l’attività affidata alla società che effettua i servizi a terra: «A rischio 500 posti di lavoro».
lberberi@corriere.it