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milano
29 agosto 2021 - 08:40

Covid, allerta per il controesodo: filtro-tamponi negli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio

di Gianni Santucci

Il primo è atterrato ieri alle 8.05 a Linate, provenienza Olbia. L’ultimo arriverà oggi alle 23.25 a Malpensa, da Palermo. In totale, tra Linate e Malpensa, ieri sono atterrati 72 voli provenienti da Sicilia e Sardegna. Oggi dalle stesse due Regioni, quelle in cui il virus è circolato di più durante l’estate, e nelle quali i dati dell’epidemia hanno raggiunto livelli d’allarme, gli aerei in arrivo nei due scali lombardi saranno 87. «Tutti gli aerei sono pieni in questi giorni», assicurano dalle compagnie. Dunque, quei 159 voli in due giorni riporteranno a Milano e in Lombardia almeno 16/18 mila persone. Alle quali bisogna aggiungere chi arriverà a Orio al Serio, e chi tornerà in traghetto più auto, e chi farà la lunga traversata in autostrada. «Difficile fare una stima — dicono gli analisti — ma come minimo da quelle due Regioni rientreranno almeno 30 mila persone».

Il post vacanze

E quelli sono i territori più a rischio, ma per avere una percezione più completa del contro esodo (e dei rischi connessi) bisogna considerare che in queste ultime due settimane tutte le province della costa italiana, così come quasi tutte quelle di montagna, dunque tutti i luoghi delle vacanze, hanno avuto un’incidenza di casi di Covid-19 almeno doppia o tripla (con punte anche di 5-6 volte sopra) rispetto a quella delle città lombarde. L’immagine dunque è questa: resto d’Italia/Lombardia, due bacini rimasti separati per qualche settimana, uno a media o alta circolazione del virus, l’altro a bassa presenza. Da ieri le zone di vacanza si stanno svuotando e il virus, da tutte le parti d’Italia, tornerà a confluire in Lombardia.

L’aumento «scontato»

E se è vero che per salire su treno o un aereo per rientrare dalle vacanze bisogna avere ilgreen pass, il lasciapassare non è uno schermo impenetrabile alla circolazione del virus. E chi si muove con mezzi privati può farlo anche senza. Se i motori principali per la diffusione di un’epidemia sono la densità abitativa e la mobilità delle persone, da oggi Milano e la Lombardia saranno di nuovo densamente popolate, in quasi piena attività (tranne le scuole) e con decine di migliaia di persone appena rientrate da zone a maggior presenza del virus.

Una prima ripresa della curva epidemica s’è già vista in questa settimana, ma è stata molto lieve. Nella seconda settimana di agosto la Lombardia registrava una media di 592 nuovi positivi al giorno (meno 7 per cento rispetto ai sette giorni precedenti), nella terza quel valore era sceso a 455 (meno 23 per cento), nell’ultima settimana invece i nuovi positivi hanno ripreso un po’ a crescere (518 al giorno, più 13 per cento). Le previsioni si possono dunque ipotizzare all’incrocio tra questa storia recente dell’epidemia lombarda e i rischi del rientro dalle vacanze: «In questa settimana, a cavallo tra agosto e settembre, non si vedrà quasi nulla; dalla prossima, con certezza, i casi riprenderanno a crescere, forse anche in modo sostenuto; si tratta di uno sviluppo fisiologico, abbastanza scontato», riflettono col Corriere un paio di analisti che stanno seguendo l’epidemia per le aziende sanitarie pubbliche.

Il tracciamento

Ad oggi i responsabili delle Ats, basandosi sulle esperienze passate, ritengono che il tracciamento dei nuovi contagi sia come sempre un’arma importante di lotta al virus: le previsioni permettono di affermare che almeno per le prossime settimane non ci saranno problemi di tracciamento dei contatti dei positivi. Il tema chiave invece sarà valutare se l’aumento dei casi porterà un parallelo aumento di ricoverati e terapie intensive, fatto che in estate non è accaduto, «grazie soprattutto alla campagna vaccinale». I rientri in aereo da Sardegna e Sicilia avrebbero dovuto essere «tracciati» con i tamponi al momento dell’atterraggio, per questo due giorni fa la Regione aveva annunciato esami gratuiti negli aeroporti: l’annuncio però è arrivato prima che il sistema venisse organizzato, dunque almeno a Linate i tamponi gratuiti per chi arriva dalle isole si potranno fare solo da domani, quando il grosso dei rientri sarà già avvenuto.

Ieri circa 3 mila persone si sono ritrovate in piazza del Duomo per manifestare contro il green pass, sostenendo che sia una «misura antidemocratica che non ha nulla a che vedere con la situazione sanitaria, ma serve solo a spaccare la società in persone di serie A e serie B». Al Ticinese hanno circondato e danneggiato un gazebo del Movimento 5 stelle.

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