30 agosto 2021 - 09:45

Linate, Ita raddoppia i voli di Alitalia: ogni settimana 117 mila posti in vendita

Dal 15 ottobre frequenze potenziate verso Sud e Isole. Dal Forlanini decolleranno i velivoli più grandi. Il ritorno della «navetta» con Roma

di Leonard Berberi

Linate, Ita raddoppia i voli di Alitalia: ogni settimana 117 mila posti in vendita
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Italia Trasporto Aereo non lascia e raddoppia a Linate. La nuova compagnia che prevede di prendere il posto di Alitalia il 15 ottobre aumenta fino al 103% i collegamenti giornalieri da e per il city airport milanese rispetto alla vecchia aviolinea. Non grazie all’aggiunta di nuove rotte, ma all’aumento delle frequenze su quelle già operate da Alitalia. È quanto emerge da un’analisi del Corriere della Sera sulla programmazione della newco. Dove si notano anche un paio di aspetti. Un massiccio investimento sull’asse Nord-Sud Italia. E il ritorno della «navetta» con Roma un tempo gallina dalle uova d’oro di Alitalia, ma poi in perdita per l’arrivo dell’alta velocità ferroviaria.

Il confronto con la vecchia compagnia di bandiera è stato fatto su un lunedì (l’11 ottobre per Alitalia, l’8 novembre per Ita). Tra le date si inserisce l’avvio della stagione invernale, periodo che nel settore inizia a fine ottobre, termina gli ultimi giorni del marzo successivo e dove l’attività delle compagnie è ridotta per il minor numero di flussi. La vocazione business di Linate, inoltre, vede di solito un taglio dei voli nel fine settimana.

I numeri preliminari confermano quanto anticipato dal Corriere: l’aver «lottato» con la Commissione europea per tenere quanti più slot possibili a Linate (cedendo il 15% dei diritti di decollo e atterraggio contro il -56% di Fiumicino) ha spostato il baricentro operativo di Ita a Nord di Roma, il suo hub ufficiale. Slot che la nuova compagnia dovrà utilizzare tutti per non perderli — anche se il traffico non si è ripreso — e per rivendicarli come asset preziosi al momento delle trattative per le alleanze internazionali e quando vorrà essere inglobato in un grande gruppo.

I voli giornalieri dal «Forlanini» passano dai 34 di Alitalia ai 69 di Ita (a questi ne vanno aggiunti altrettanti con destinazione Linate). Per Fiumicino balzano dagli 8 giornalieri di Alitalia ai 18 di Ita e quelli per Napoli da tre a sette. Il maggior investimento è sulla Puglia e sulla Sicilia. Le frequenze per Bari salgono da 3 a 7 e quelle per Brindisi da 2 a 4. Per Palermo gli aerei di Ita a disposizione lunedì 8 novembre saranno 6 (contro i 4 di Alitalia), quelli per Catania 7 (contro i 4 della vecchia aviolinea). Dall’analisi mancano i collegamenti della continuità territoriale con la Sardegna (Cagliari, Olbia, Alghero) e Sicilia (Comiso) perché non ancora assegnati a Ita.

Sul fronte internazionale gli incrementi sono più modesti: restano le incognite a causa del Covid. In ogni caso si nota una maggiore attività sui due aeroporti di Parigi (Charles de Gaulle e Orly) e sugli altri hub europei di Bruxelles, Amsterdam e Francoforte. Torna con Ita anche il volo, puramente business, per Ginevra. A livello settimanale dall’8 al 14 novembre i voli di Ita sono 848 con una stima di 117 mila posti offerti.

Secondo le elaborazioni del Corriere nel 2019 — prima della pandemia — Alitalia aveva messo a disposizione a Linate 8,8 milioni di sedili, riuscendo a venderne 5,3 milioni, con un tasso di riempimento medio dei velivoli del 60,2% e 84 passeggeri per movimento. Ma allora la flotta sul «Forlanini» era soprattutto di Embraer (da 88 e 100 posti), mentre Ita punta a utilizzare gli Airbus A319 con un incremento di sedili del 40-60%. La sfida, stando agli analisti consultati dal Corriere, in questa fase post-Covid è quindi più complicata per la newco che si ritrova a dover operare un maggior numero di voli in un contesto ancora lontano dai volumi del 2019 e con aerei più grandi.

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