La Sicilia costa allo Stato 22 miliardi - QdS

La Sicilia costa allo Stato 22 miliardi

Rosario Battiato

La Sicilia costa allo Stato 22 miliardi

martedì 31 Ottobre 2017

Diffuso il report annuale “La spesa statale regionalizzata” del 2015 curato dall’Ispettorato generale del Bilancio. Isola sesta per costo pro capite: l’intervento dell’amministrazione centrale vale un quarto del Pil

PALERMO – Un siciliano “costa” allo Stato circa 4.500 euro all’anno, quasi la metà di un bolzanino, anche se l’intervento statale, senza considerare le erogazioni a Enti e Fondi, vale in percentuale un quarto del prodotto interno lordo isolano. Numeri che arrivano dal consueto report annuale “La spesa statale regionalizzata”, relativo al 2015, che è stato diffuso nel mese di ottobre dal dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Un documento che registra in dettaglio la distribuzione per regione di destinazione dei pagamenti complessivi erogati dallo Stato e da altri Enti e Fondi alimentati con risorse nazionali e comunitarie.
 
Lo studio è stato curato dall’Ispettorato generale del Bilancio e “costituisce un aggiornamento – si legge nella nota diffusa sul sito del Mef – dei risultati di un filone di ricerca avviato nel 1993 e sviluppato per fornire la misura dell’intervento statale in ciascun territorio regionale”.
 
In campo c’è un’analisi che prende in considerazione una spesa complessiva da 600 miliardi di euro (541 al netto degli interessi sul debito pubblico). Di questo grande blocco di intervento ci sono “260 miliardi che sono stati ‘regionalizzati’, cioè attribuiti a livello territoriale, mentre una quota pari a 141 miliardi non è stata regionalizzata, trattandosi in larga parte di partite puramente contabili, di poste correttive e compensative delle entrate o di spese dirette all’estero”. La parte restante, che ammonta a 199 miliardi di euro, è costituita da erogazioni ad Enti e Fondi. Questa porzione non viene regionalizzata “nella sezione dedicata al bilancio dello Stato in quanto la spesa sostenuta dai beneficiari è ripartita territorialmente in appositi capitoli della pubblicazione, sulla base di informazioni fornite dagli stessi”.
 
Andando ad analizzare il dato della spesa finale al netto degli interessi sul debito pubblico, si scopre che la Sicilia costa allo stato 22,4 miliardi di euro, cioè circa il 10% del totale della spesa regionalizzata. È il terzo dato più elevato d’Italia, battuto soltanto dal Lazio (33 miliardi) e dalla Lombardia (24 miliardi). I numeri, tuttavia, cambiano non appena questo blocco viene tarato per abitante. La prima della classifica è Bolzano, che costa 8.675 euro per abitante, seguita da Valle d’Aosta (7.651 euro) e da Trento (6.816). Successivamente ci sono Lazio (5.741), Sardegna (5.292) e Friuli Venezia Giulia (4.975). La Sicilia è soltanto settima con 4.417 euro per abitante. L’intervento statale, tuttavia, vale il 25,88% del prodotto interno lordo dell’Isola, si tratta del secondo dato più elevato d’Italia, battuto soltanto dalla Sardegna.
 
All’interno del report si trovano in dettaglio tutti i dati relativi “ai pagamenti del bilancio dello Stato, alle erogazioni di alcuni Fondi alimentati con risorse nazionali e comunitarie e alla spesa sostenuta da Enti pubblici, Amministrazioni ed altri Organismi”. Un quadro complessivo, pertanto, dei pagamenti erogati dal bilancio dello Stato e che comprende voci “quali stipendi, acquisti di beni e servizi, trasferimenti ad amministrazioni ed enti pubblici, a imprese e famiglie, interessi, investimenti diretti e contributi agli investimenti. Rimangono escluse le spese per rimborsi di prestiti”.
 
Lo studio presenta in maniera parecchio dettagliata la distribuzione dei pagamenti del bilancio dello Stato, facendo riferimento all’articolazione sulla base della classificazione economica (33 categorie e sottocategorie) e la classificazione per missioni e programmi (50 settori di intervento, individuati dalle 34 missioni e da 16 programmi ritenuti di particolare rilevanza).

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