ROMA - Li chiamavamo precari. Sono diventati la Generazione Covid. Ma sono sempre loro, i nostri giovani, per i quali il mondo del lavoro continua ad oscurare come un'ombra l'orizzonte. Il futuro. Più di un ragazzo su sei, ci dice l'Organizzazione mondiale del lavoro, ha interrotto la propria attività a causa della pandemia, mentre chi l'ha salvata ha comunque registrato una riduzione dell'orario di lavoro (e dunque delle retribuzioni) del 23%.
Generazione Covid, i giovani pagano la crisi
Marco Bettazzi
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Andrea Vivaldi
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Salvatore Giuffrida
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Marco Patucchi
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Antonio Fraschilla