Ventotene, ventenne muore dopo un tuffo in mare: aperta un’inchiesta

di Michele Marangon

Il ragazzo, nato nel 2002, si era appena tuffato con alcuni amici per fare snorkeling nelle acque del porticciolo romano ma immediatamente è precipitato sul fondale

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Lorenzo Guerrieri

Tragedia al porticciolo romano sull’isola di Ventotene (Latina). A perdere la vita Lorenzo G., un giovane esperto di immersioni che trascorreva tutte le estati sulla piccola isola dell’arcipelago pontino. Il malore fatale si è verificato la mattina di sabato intorno alle 10.30 durante una escursione: Lorenzo era sulla barca del Diving Ventotene con alcuni sub professionisti che conosceva ed altri amici: non aveva attrezzatura e si era seduto a prua quando ha deciso di tuffarsi liberamente per una nuotata approfittando di una sosta. Quando gli amici non l’hanno visto riemergere hanno capito che Lorenzo aveva avuto un problema in acqua. Immediatamente il gruppo si è prodigato per riportarlo a galla, mentre l’intervento del personale del 118, di stanza nei pressi del porto, ha effettuato una lunga ora di rianimazione, purtroppo senza successo.

Un episodio che ha scosso tutta l’isola, come racconta il sindaco Carmine Caputo: «Siamo molto dispiaciuti per l’accaduto. E’ una estate cha stava passando serena, senza incidenti, ci dispiace per la famiglia». Lorenzo è conosciuto da anni in tutta Ventotene, e in particolare dal nutrito gruppo di subacquei che frequentano l’isola dove passava le vacanze anche senza la famiglia. I genitori, infatti, non erano con lui durante questi giorni, e sono stati avvertiti immediatamente della tragedia che ha colpito il loro figlio. Il corpo di Lorenzo verrà trasportato presso l’obitorio dell’ospedale di Cassino, dove verrà effettuata l’autopsia per stabilire le cause del decesso.

Scosse le persone che hanno assistito alla tragedia, come Vincenza, che ha scritto sui social: «Ciao Lorenzo, che hai perso la vita davanti ai miei occhi. Ho pregato, ho meditato tutto il tempo nella speranza che il Cielo mi ascoltasse. C’era un altro disegno per te e sono certa che sarà un disegno di pace. Lascio l’isola triste, quell’isola dove Lorenzo ogni anno correva a trascorrere le sue vacanze per fare cose appassionanti».

Oltre allo sgomento di familiari e amici, restano molti punti oscuri sulla morte di Lorenzo Guerrieri. Il corpo del ventenne è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria dopo che la procura di Cassino ha aperto una inchiesta per fare luce sull’accaduto. Disposta, ma non ancora effettuata, l’autopsia sul corpo che ora si trova presso l’obitorio dell’ospedale santa Scolastica di Cassino. Sarà un tassello fondamentale per capire le ragioni di una morte tanto improvvisa quanto assurda. Lorenzo era una ragazzo sportivo, la famiglia lo descrive come una persona sana, che amava immergersi in apnea come con l’ausilio delle bombole.

Secondo le informazioni raccolte dagli uomini della Guardia Costiera, non ci sarebbero elementi in grado di fare pensare ad una congestione oppure ad un urto contro un oggetto che ha fatto perdere i sensi al ragazzo. Una storia che apre molti interrogativi, soprattutto sulle accortezze da avere quando si affronta il mare, come ricorda la Fondazione Mistral che opera per sensibilizzare su tali tematiche: «Si raccomanda che durante snorkeling o apnea, in acqua ci siano due persone di pari abilità dei quali uno che rimanga in superficie pronto a intervenire se necessario. Se l’abilità fosse diversa, il più capace deve limitarsi alla profondità raggiungibile dal compagno. È regola che limita l’azione - spiega l’associazione - ma di vitale importanza».

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27 agosto 2022 (modifica il 28 agosto 2022 | 19:24)