Battipaglia, donna uccisa con una coltellata alla gola. Il marito fermato dai carabinieri
Maria Rosaria Troisi aveva 38 anni e viveva nella zona Lido Lago sul litorale. Secondo alcuni testimoni l'uomo ha fatto uscire i bambini, poi ha colpito la moglie: è accusato di omicidio volontario
L'abitazione in cui è avvenuto il delitto (foto Pecoraro)
Uccisa con una coltellata alla gola. Che le ha reciso la giugulare facendola morire dissanguata. La vittima è una donna di 38 anni, Maria Rosaria Troisi, residente in via Flavio Gioia, nella zona Lido Lago a Battipaglia, in provincia di Salerno. Dalle prime ipotesi investigative, ad ucciderla sarebbe stato il marito, fermato poco dopo dai carabinieri. L'accusa nei confronti dell'uomo è di omicidio volontario. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, ma i sanitari hanno potuto solo constatare il decesso. I carabinieri hanno effettuato i primi rilievi e avviato le indagini. Anche l'uomo ha 38 anni ed è idraulico. Secondo alcuni testimoni, ha fatto uscire i bambini, poi ha aggredito la moglie. Circostanza che potrebbe far scattare l'aggravante della premeditazione.
Le indagini
L'uomo fermato è Marco Aiello. Ancora non sono chiari i motivi dell'aggressione: le indagini, affidate ai carabinieri, non escludono alcuna pista. A dare l'allarme sono stati i vicini di casa che hanno sentito litigare la coppia animatamente. All'arrivo dei carabinieri sul posto la vittima era ancora viva ed è morta poco dopo per la profondità del taglio. La notizia del femminicidio, che si è rapidamente diffusa, ha suscitato sgomento nella Piana del Sele, dove la famiglia era molto conosciuta, e non solo. I vicini raccontano di una coppia in apparenza tranquilla e senza particolari problemi.
Sospesi gli eventi del Picentia Short Film Festival
In serata gli eventi del Picentia Short Film Festival di Battipaglia sono stati sospesi «in segno di lutto per il grave episodio di femminicidio che è costato la vita ad una 38enne battipagliese». Così Cecilia Francese, sindaco di Battipaglia, e Luca Capacchione, direttore artistico del festival. La decisione è stata presa «coralmente» dall'amministrazione comunale e lo staff del festival che «tutti uniti partecipano al dolore dei familiari e si fanno interpreti della commozione profonda dell'intera comunità». Nel salone comunale, dove si teneva un incontro pubblico con lo scrittore Maurizio de Giovanni, i presenti si sono fermati per un minuto di silenzio e una preghiera per la donna. «Episodio gravissimo. Purtroppo la violenza sta diventando contagiosa», il commento di de Giovanni.
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