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La NBA cambia: niente più Spalding sui palloni, si passa a Wilson

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©Getty
LAS VEGAS, NEVADA - JULY 07:  A basketball is shown on the court during a break in a game between the New York Knicks and the Phoenix Suns during the 2019 NBA Summer League at the Thomas & Mack Center on July 7, 2019 in Las Vegas, Nevada. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement.  (Photo by Ethan Miller/Getty Images)

Dopo 37 stagioni e una partnership diventata per molti un simbolo, la NBA non rinnoverà nel 2021 l’accordo con Spalding per la produzione di palloni: si passa a Wilson, che dal 2022 lavorerà anche per la WNBA

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Il contratto della NBA con Spalding è in scadenza e, stando a quanto riportato nelle scorse ore, la lega ha già trovato u nuovo accordo con Wilson per la produzione di palloni a partire dalla stagione 2021-22 - quella in cui si celebreranno i 75 anni dalla nascita della NBA, la metà dei quali trascorsi giocando con palloni brandizzati Spalding (ben 37 consecutivi, tenendo conto anche della prossima annata). Cambieranno dunque alcuni dettagli, ma soltanto dopo che il nuovo partner commerciale avrà lavorato al fianco dei rappresentanti della lega e della NBPA: l’obiettivo è quello di cambiare utilizzare gli stessi materiali, ma al tempo stesso cambiare qualcosa “nell’ingegneria” del pallone da pallacanestro usato per giocare. Un accordo che coinvolgerà anche le altre leghe e non solo la NBA: la WNBA ad esempio inizierà a utilizzare palloni Wilson nel 2022. Strumenti che sbarcheranno anche in G-League, nella NBA 2K League e in tutte le manifestazioni cestistiche collaterali alla NBA. Wilson tornerà così sui parquet della lega professionistica americana per la prima volta dal lontano 1983 - l’anno in cui ci fu il “cambio” con Spalding, lasciando al nuovo partner NBA “soltanto” il torneo NCAA e la diffusione nella maggior parte delle high school degli Stati Uniti.