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NBA, Anthony Davis, LeBron James e le lodi a coach Vogel: "È stato la nostra àncora"

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©Getty

L'allenatore dei gialloviola centra il risultato fin qui più prestigioso della sua carriera ma avverte: "Il nostro lavoro non è ancora finito". E vola basso davanti alla luce dei riflettori che finalmente lo illuminano: "Il merito è tutto dei giocatori"

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Coach Vogel ci ha provato, ancora una volta, a restare lontano dai riflettori: “Il merito va tutto ai giocatori”, ha detto a pochi secondi dalla fine di gara-5, durante la premiazione per il titolo della Western Conference appena vinto. Ma stavolta sono stati proprio i suoi giocatori a voler attirare l’attenzione di tutti sul loro allenatore, arrivato tra mille dubbi a inizio stagione a Los Angeles e ora pronto ad andare a caccia del suo primo titolo NBA. “Ha fatto un gran lavoro, con tutti noi — ha dichiarato Anthony Davis — e vuole vincere, almeno quanto lo vogliamo noi. Ci parla in faccia, è molto diretto nel suo modo di comunicare: è venuto da me e da LeBron con un sacco di domande e di idee… abbiamo piena fiducia in lui”. E chiamato in causa dal suo n°3, proprio LeBron James ha raddoppiato il carico lodando apertamente l’ex allenatore di Indiana e Orlando. “Ha fatto benissimo, è stato davvero incredibile”, l’opinione del n°23 gialloviola. “Tutta l’annata di questa franchigia è stata una pazzesca corsa a ostacoli e lui è stato in grado di gestirla al meglio in ogni frangente. È sempre stato la nostra àncora”.

Vogel: “Il merito è tutto dei giocatori: non abbiamo ancora finito”

Sei stagioni sulla panchina di Indiana (con 5 apparizioni ai playoff), due su quella di Orlando (con meno fortuna), Vogel è sembrato una scelta curiosa — e sicuramente non la pima del front office di L.A., che aveva inseguito a lungo Tyronn Lue — per gestire gli ultimi anni di carriera di LeBron James, senz’altro non intenzionato a sprecare le sue ultime stagioni nella lega. “Il nostro è un gruppo di grande talento ma che fin dal primo giorno ha accettato di giocare assieme, di lottare ogni singola partita, di portare in campo sempre con più energia e rabbia agonistica dei nostri avversari”, ha commentato Vogel. Che poi ha subito spostato il focus di tutti non su quanto appena conquistato, ma su quanto ancora da conquistare: “Il nostro lavoro non è ancora finito. Siamo contenti di essere i campioni della Western Conference ma non è questo quello per cui abbiamo lavorato tutto l’anno”. L’obiettivo è ovviamente il Larry O’Brien Trophy: Miami o Boston sono avvisate.

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