In evidenza
Sezioni
Annunci
Quotidiani NEM
Comuni

Toni del Spin, verticale Monfortina La star è Conterno, mito del Barolo

Una cena-degustazione con poche eguali, l’altra sera in via Inferiore Anfitrione Nicholas Sturlese. Magnum in serie per 18 vip e collezionisti

1 minuti di lettura

L’EVENTO

La verticale Monfortina. Non è un’impresa alpinistica, ma una “prodezza” tutta enologica. Da grandi cultori del vino, perché l’altra sera da Toni del Spin, in via Inferiore, uno dei templi della ristorazione trevigiana con 139 anni di storia alle spalle, in tavola sono arrivati nove magnum di Barolo, per tacer dei Krug e degli altri vini storici offerti. Un evento forse senza precedenti in città. Il valore delle bottiglie sfiorava i 25 mila euro, invitati 18 grandi cultori e appassionati. Attorno alla tavola, con moltissimi vip trevigiani - imprenditori e non solo - ospiti giunti appositamente da Londra e dalla Slovenia, e da diverse regioni d’Italia. Una cena-degustazione unica, che ha visto come anfitrione Nicholas Sturlese, figlio del titolare del locale, Alfredo Sturlese. Protagonisti assoluti il produttore piemontese Roberto Conterno, mito indiscusso del Barolo, legato da anni da stima e amicizia a Sturlese junior, e Rino Fontana, il più grande collezionista italiano di vini piemontesi, che ha messo a disposizione i suoi “gioielli” per la serata. I 18 invitati – altri collezionisti, produttori di vino, appassionati – hanno affrontato la verticale nella nuova ala del ristorante, inaugurata a ottobre e gestita da Nicholas, grande appassionato e conoscitore di vino italiano ed estero,

Scaletta, pardòn scalata, vietata agli astemi e certo pure ai deboli di tasca.

Aperitivo con champagne krug 1996, ca va sans dire magnum, e caviale limited edition, servito dall’azienda trevigiana Giaveri. Poi l’inizio della scalata, con le diverse annate della mitica Riserva Monfortino, tutte rigorosamente in versione magnum.

In fila, una dietro l’altra, il Magnum Barolo cascina Francia 2004, poi il Cerretta 2010, il riserva Monfortino 2002, il riserva Monfortino 1998, e ancora a scendere con gli anni, il 1997, la riserva 1987, il Monfortino 1970 e il riserva Monfortino 1955. Gran finale con il Magnum vosne romanee Cros Parantoux Emmanuel rouget 1995, tra i vini più rari e ricercati.

Finità li? Macché: tiramisù, degno tributo a Treviso, accompagnato da un Marsala Marco De Bartoli del 1945. L’ultimo cin cin. Chi c’era parla di «un’esperienza straordinaria, quasi mistica». — A. P.