Verbali Cts, il 7 marzo: "Misure differenziate per territori"

06 agosto 2020 | 14.24

E' l'indicazione data al governo: "Due 'livelli' di misure: uno per territori con maggiore diffusione virus, l'altro sull'intero territorio nazionale". Due giorni dopo viene deciso il lockdown

"Viene, pertanto, condiviso di definire due 'livelli' di misure di contenimento da applicarsi: l'uno, nei territori in cui si è osservata ad oggi maggiore diffusione del virus; l'altro, sull'intero territorio nazionale". E' quanto si legge in un documento riservato inviato il 7 marzo scorso dal Comitato tecnico scientifico al ministro della Salute Roberto Speranza. Nel documento, pubblicato oggi dalla Fondazione Luigi Einaudi sul proprio sito, il Cts individua "le zone cui applicare le misure di contenimento della diffusione del virus più rigorose rispetto a quelle da applicarsi nell'intero territorio nazionale". Si tratta di Lombardia e le province di Parma, Piacenza, Rimini, Reggio Emilia e Modena; Pesaro Urbino; Venezia, Padova e Treviso, Alessandria e Asti. Due giorni dopo, nel Dpcm del 9 marzo, il governo annuncia il lockdown in tutto il Paese con l'estensione delle stesse misure di contenimento a tutto il territorio nazionale.

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