Non va bene concedere lo smart working a chi non si è vaccinato o non si è sottoposto al tampone, in altre parole non ha il green pass. Questa la posizione di Unadis, Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato. "Smart working e green pass non dovrebbero essere argomenti da affrontare insieme ma in questo momento crediamo sia giusto negare lo Smart working a chi non ha il green pass, perché i lavoratori sono tutti uguali e le regole devono valere per tutti". E' quanto sostiene il segretario generale Unadis Barbara Casagrande intervistata dall'Adnkronos.
"Non è accettabile che ci siano dei 'furbi' che, senza vaccino, usufruiscono di un istituto, quello del lavoro agile, che certo non nasce per garantire chi non vuole vaccinarsi. Serve senso civico e di appartenenza alle istituzioni" conclude Casagrande.
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