19 dicembre 2020 - 12:37

Fuga pre-lockdown da Milano e da Malpensa, code agli ingressi in Autosole

Difficoltà per chi rientra in treno dalla Svizzera, ma esigui i controlli per i veicoli in entrata e in uscita ai transiti doganali tra italia e suolo elvetico. Malpensa in ripresa

di Ferruccio Pinotti

Fuga pre-lockdown da Milano e da Malpensa, code agli ingressi in Autosole
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Continua l’esodo da Milano per le vacanze natalizie, incentivato dalla stretta del nuovo Dpcm contenente le limitazioni di movimento tra regioni. Questa mattina prima delle 10 si è creata una coda di 9 chilometri per traffico intenso all’ingresso dell’autostrada del Sole a Melegnano. Tranquilla la situazione in stazione Centrale a Milano, dove partono e arrivano passeggeri con grandi valige per trascorrere il Natale a casa, molti gli studenti universitari o le persone sole, poche invece le famiglie.

Difficoltà per il ritorno in treno dalla Svizzera, ma poche code per le auto

Ma c’è anche chi deve muoversi per altri motivi e ha comunque faticato a trovare i biglietti come suor Caterina, di rientro a Carrara dal confine con la Svizzera per andare dalla sorella gravemente malata. «Impossibile trovare un treno da lì per Milano perché fanno salire solo i pendolari con la certificazione. Mi hanno dovuto accompagnare qui in stazione in auto e poi è stato anche difficile trovare il biglietto per il treno fino a La Spezia». Esigui tuttavia i controlli in entrata e in uscita ai transiti doganali degli autoveicoli tra italia e Svizzera; le autorità di frontiera non sembrano - almeno per ora - voler applicare la «linea dura» e chi si è recato ieri in Svizzera non si è visto chiedere documenti, né autocertificazioni o esiti di tamponi, né in ingresso né in uscita dal territorio elvetico.

Malpensa in ripresa

Esodo anticipato anche a Malpensa. Sono 56mila – secondo le stime ufficiali di Sea- i passeggeri in partenza tra venerdì e domenica dall’aeroporto varesino approfittando degli ultimi tre giorni di libertà prima del blocco degli spostamenti. Pieni sono soprattutto i voli nazionali diretti verso il Sud Italia. In particolare le tre compagnie low cost (easyJet, Ryanair e Wizz Air) hanno aumentato rotte e frequenze verso gli aeroporti del Meridione e in particolare su Napoli, Catania, Palermo, Bari, Brindisi e Lamezia Terme. Pochi sono invece diretti verso i Paesi europei, ancora meno i viaggiatori che salgono sugli aerei delle grandi compagnie intercontinentali che continuano ad avere bassi indici di riempimento. L’aeroporto ha cominciato a riempirsi da ieri e la sensazione è che il traffico sia in aumento fino a domenica. Una media di 20mila passeggeri al giorno è un numero elevato rispetto agli standard di Malpensa delle ultime settimane, ma è comunque molto inferiore ai dati di un anno fa. Da giovedì 19 dicembre 2019, primo giorno di affluenza sopra la media, a domenica 29 dicembre 2019 furono 806mila i passeggeri agli imbarchi dei due Terminal, dunque il quadruplo al giorno rispetto a ora. Lo scalo varesino è abituato a ben altri impatti: cco perché, al di là di qualche inevitabile coda per via dei controlli, non si registrano assembramenti fuori controllo all’interno dell’aerostazione.

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