EMERGENZA SANITARIA
Coronavirus, il virologo Pregliasco attaccato sui social: «Ricevo minacce di morte perché invito a cautela»
[an error occurred while processing this directive]di Silvia Morosi
«Sui social i leoni di tastiera mi insultano in modo brutale, mi accusano di far parte di qualche complotto, di esser venduto, mi arrivano anche minacce di morte. Specie con quello che sto dicendo adesso: attenzione a fare la movida e occhio che il virus sta circolando». Così a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e Presidente Anpas, ha parlato delle minacce di cui è vittima, annunciando che presenterà una denuncia. «Mi dicono — ha aggiunto — che voglio distruggere l'economia, che rovino la vita della gente sulla base di nulla, solo perché invito alla cautela, a non abbassare la guardia» nella fase 2 dell'emergenza Covid-19.
Fontana: «Incolpato per aver dato una corretta informazione»
«Apprendo con dispiacere che non solo politici, ma perfino bravi e competenti medici come il professor Pregliasco, sono oggetto di minacce, anche di morte», ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, esprime vicinanza al virologo. «La colpa che gli viene rivolta è quella di dare una corretta informazione su ciò che è avvenuto in Lombardia e di chiedere ai cittadini comportamenti responsabili. Esprimo la mia più sincera e profonda solidarietà al professore e mi auguro che i responsabili vengano individuati e fermati», ha chiarito Fontana.
Il Corriere ha creato una newsletter sul virus - e la fase 2. È gratis: ci si iscrive qui
Per approfondire
La solidarietà della Federazione
Solidarietà è stata espressa anche dalla Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), tramite il presidente Filippo Anelli: «È stato insultato e minacciato sui social per aver sollecitato alla prudenza anche nella fase 2. È intollerabile che un medico, uno scienziato non possa esprimere liberamente le proprie considerazioni senza essere oggetto di intimidazioni. La violenza, anche in queste forme così subdole e vigliacche, non è mai inaccettabile e non è mai la soluzione ad un disagio. La scienza, come il confronto libero e civile, può far crescere la società».