GLI STUDI
Coronavirus, il vaccino del morbillo proteggerebbe i nostri bambini
di Alessandra Arachi
Ma perché i nostri bambini si ammalano poco o pochissimo per colpa del coronavirus? Neanche fossero protetti da un vaccino. O invece lo sono, magari c’è davvero un vaccino che li protegge? Una di quelle vaccinazioni obbligatorie per l’infanzia . «Il vaccino del morbillo, possiamo dire, che è un cosidetto vaccino vivo attenuato ed ha un effetto ad ampio spettro, e un meccanismo epigenetico con trainer immunity. Tradotto è uno di quei vaccini che non agisce soltanto sulla malattia specifica, ma protegge anche da altre patologie». Antonio Cassone di esperienza sui vaccini ne ha da vendere, è stato direttore delle Malattie infettive all’Istituto superiore di Sanità , professore all’Imperial College, medaglia benemerita alla salute e anche maestro in di un immunologo di fama mondiale, Mihai Netea, che adesso in Olanda ha già cominciato lo studio sui cosiddetti vaccini vivi attenuati per combattere il coronavirus.
Vaccinazione trivalente
«Non abbiamo la certezza che a proteggere i bambini dal coronavirus sia il vaccino del morbillo, meglio ancora la vaccinazione trivalente ovvero morbillo-rosolia-pertosse . Ci sono altre ipotesi, come una diversità nella proteina Aco2. Però è certo è che questi miei studi sui vaccini vivi attenuati come quello del morbillo- che ho svolto con il professor Francesco Bistoni - sono stati ampiamente condivisi, adesso anche da Mihai Netea all’università Radboud in Olanda che li sta mettendo in atto. «Abbiamo organizzato diversi studi nella mia università , abbiamo già avviato uno studio su medici e infermieri, ora ne cominciamo un altro per proteggere gli anziani, con un campione di 1600 individui », dice il professor Netea, spiegando che tutti i suoi studi attuali si basano sul vaccino Bcg, ovvero il vaccino della tubercolosi, che ha le stesse capacità di protezione ad ampio spettro che ha il vaccino del morbillo.
«Immunità innata».
«Il vaccino del morbillo, infatti, ha le stesse caratteristiche del vaccino Bcg, sono tutti e due vaccini vivi attenuati», dice il professor Cassano, spiegando che la potenza protettiva del vaccino Bcg è più forte di quella del vaccino del morbillo, ma che tutti e due generano una protezione chiamata «immunità innata». Spiega Cassano: «A questo punto è importante avviare uno studio anche in Italia. Per avviare uno studio sui vaccini trivalenti da poter somministrare agli adulti bisogna risolvere alcuni problemi, preliminari che richiedono alcune settimane».