14 novembre 2020 - 19:59

Piacenza, Giuseppe Mosconi muore di Covid in ospedale: sulla sua automobile si accumulano le multe

Un anziano che viveva solo e che aveva perso fratello e cognata di Coronavirus si è recato in ospedale dove è mancato. Ma nonostante l’avviso sul parabrezza una sfilza di contravvenzioni

di Ferruccio Pinotti

Piacenza, Giuseppe Mosconi muore di Covid in ospedale: sulla sua automobile  si accumulano le multe I biglietti sull’auto del signor Mosconi morto di Covid e le contravvenzioni
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Una mano pietosa, forse quella di un operatore sanitario, ha messo sul cruscotto di una vettura due biglietti: «Il signor Mosconi Giuseppe, il proprietario della vettura, è ricoverato in medicina d’urgenza». Nonostante questo, le multe dei vigili urbani hanno continuato a piovere sul parabrezza delle vettura parcheggiata accanto all’ospedale di Piacenza. La stessa mano pietosa, pochi giorni dopo, ha allora posto un altro biglietto: «il Signor Mosconi Giuseppe è deceduto», avvalorando con una foto del signore in questione l’accorata preghiera.

Solitudine e morte nel Lodigiano

È una storia straziante di solitudine e di abbandono quella di un pensionato di Fombio, paesino del lodigiano decimato dal Covid quasi come Codogno, che dista soli due chilometri da questa comunità di 2.300 abitanti. Il biglietto del parchimetro è rimasto fermo al 14 settembre del 2020. La Mercedes grigia è stata posteggiata davanti all’ospedale di Piacenza — punto di riferimento per molti lodigiani — due mesi fa dal pensionato 68enne, che visto l’aggravarsi delle proprie condizioni era uscito dalla sua casa di Fombio e si era precipitato nel polichirurgico della città. La sua preoccupazione per il Covid era concreta: come spiega al Corriere il sindaco di Fombio, l’avvocato Davide Passerini: «Un fratello del signor Mosconi, Alberto, e la moglie, entrambi sui settant’anni, erano morti di Covid in primavera. Ora anche Giuseppe li ha seguiti. Conosco la famiglia: una ulteriore perdita, in un anno davvero terribile».

«Oltre al dolore l’assurdo: perché i vigili non si sono informati?»

Giuseppe Mosconi, come tanti anziani, viveva da solo, e così è morto. Nonostante le sue condizioni non fossero buone, nessuno si è preso cura di lui e ha dovuto recarsi in ospedale da solo. Una signora piacentina racconta. «Ho intravisto gli avvisi appoggiati dentro l’auto, davanti al volante; e mi sono sentita davvero triste. Oltre al dolore di un uomo che è arrivato in ospedale da solo, mi chiedo se i vigili urbani si siano mai interessati a questa situazione».

La condizione di tanti anziani

La famiglia di Fombio è stata travolta dal Covid e Giuseppe era rimasto solo: «Io e Giuseppe ci eravamo allontanati da molto tempo», ha spiegato il fratello Gianluca, presidente dell’Associazione dei combattenti e reduci nel paesino lodigiano. «A settembre era corso in ospedale a Piacenza da solo. Dopo la sua morte, l’auto è rimasta nel posteggio. Ho notato le multe, non so chi abbia messo quei cartelli».

Il sindaco: servono attenzione e delicatezza

Laconico don Pino Bergomi, parroco di Fombio: «È stato celebrato il suo funerale, non posso e voglio dire altro». Il sindaco Davide Passerini invece commenta: «Chi ha elevato le contravvenzioni poteva fare un controllo sui terminali o chiamare l’ospedale e accorgersi che la persona cui affibbiavano multe era morta. I gesti di delicatezza e di attenzione, oggi, sono importanti».

La replica della polizia municipale di Piacenza

La polizia municipale di Piacenza, dal canto suo, nega di aver elevato quelle contravvenzioni: «Da lunedì lavoreremo per rintracciare gli eredi, così da procedere allo spostamento o alla rimozione del mezzo». Il comandante della polizia municipale di Piacenza Giorgio Benvenuti promette di occuparsi della triste vicenda. «Ci tengo però a chiarire – specifica Benvenuti – che le sanzioni sono state inferte dagli ausiliari del traffico, e non direttamente dagli agenti di polizia municipale. In più, mi risulta che le multe siano solo due». Il comandante non nasconde lo sbigottimento: «Mi lascia interdetto il fatto che qualcuno abbia aperto la vettura per attaccare il necrologio del signor Mosconi sul cruscotto, senza tuttavia alzare la cornetta per avvertire le autorità… Adesso, comunque, contatteremo i parenti per risolvere la situazione. In caso di rinuncia all’eredità, il mezzo passerà allo Stato».

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