COVID 19
L’Italia torna gialla, ma si rischia la zona rossa in provincia di Perugia e di Chieti
di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini
L’Italia torna quasi tutta gialla. L’indice di contagio Rt scende anche nelle regioni arancioni e per questo sperano di tornare nella zona di minori restrizioni anche Puglia e Sardegna. Resta tuttavia la preoccupazione forte per i focolai esplosi in provincia di Perugia e di Chieti. Tanto che a questo punto non si esclude di poter sollecitare i sindaci e i governatori a creare piccole zone rosse proprio per bloccare la circolazione del virus. «La situazione non è totalmente sotto controllo», avvisano gli scienziati e anche alla luce di questo il comitato tecnico scientifico ha dato il via libera allo sci, ma soltanto nelle regioni gialle.
Bolzano in lockdown
A partire dall’8 febbraio, per tre settimane, torna il lockdown in Alto Adige. Misure più rigide per contrastare la diffusione del Covid-19 sono state decise dalla Giunta provinciale che si è riunita la sera del 4 febbraio. Fra le decisioni: chiusi i negozi, didattica a distanza nelle scuole e divieto di spostamento dai Comuni. Lo fa sapere la Provincia autonoma di Bolzano, oggi confermata in “rosso scuro” dalla mappa Ue.
Chi torna in giallo
Le regioni tornate in giallo il 31 gennaio non sembrano presentare rischi. Lombardia e Lazio, ma anche le altre - Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto - non mostrano una situazione generale in peggioramento. E dunque sembra scontato che si rimarrà con libertà di spostamento nella Regione e ristoranti aperti fino alle 18. E il via libera a tornare in giallo dovrebbe arrivare anche per la Puglia, mentre soltanto l’ultimo dato di oggi certificherà il miglioramento della Sardegna.
Le zone rosse
Ci sono invece alcune situazioni di rischio in Umbria e in Abruzzo e dunque si stanno pianificando interventi mirati. L’istituto superiore di sanità ha chiesto al Cts di esprimersi sulla necessità di “chiudere” come nel lockdown la provincia nord di Perugia dove ci sono casi di variante brasiliana e un’ampia area a Chieti dove invece si sono registrati decine di casi di variante inglese. La decisione sarà presa domani durante la riunione del Cts convocata per le 14.
Si torna sciare dal 15 febbraio
Ricomincia lo sci dal 15 febbraio. Il Cts ha concesso il via libera per tutte le Regioni gialle mentre non ha accolto la richiesta di sciare - sia pur con una capienza nelle seggiovie al 50% nelle regioni arancioni.