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L’Enac sospende la licenza di Ernest, la sesta compagnia aerea italiana

di Leonard Berberi

L'Enac sospende la licenza di Ernest, la sesta compagnia aerea italiana

L’Ente nazionale per l’aviazione civile ferma Ernest Airlines, la sesta compagnia aerea italiana per passeggeri trasportati. Con un inusuale comunicato domenicale l’Enac ha deciso la sospensione della licenza di esercizio «di trasporto aereo passeggeri e merci» del vettore fondato nel 2015 e con sede a Milano. Ma lo stop sarà effettivo dal 13 gennaio 2020 — chiarisce l’ente nella nota — al solo scopo di consentire alla società «di riproteggere i passeggeri già in possesso di un titolo di viaggio e provvedendo alla necessaria informativa all’utenza per gli eventuali voli cancellati».

Stop alla vendita

L’Enac intanto proibisce a Ernest di vendere biglietti, richiesta già accolta dal vettore — emerge da un controllo del Corriere sul sito ufficiale — che mostra come data ultima dei voli il 12 gennaio 2020. «La licenza rimane comunque in vigore fino al 13 gennaio 2020 — continua la nota — anche in considerazione delle festività in corso, nonché del Capodanno ucraino del 7 gennaio 2020 e della conseguente necessità di garantire l’interesse superiore della tutela del passeggero, rilevato che non sussistono imminenti criticità che pregiudicano la sicurezza delle operazioni». «La nostra compagnia deve chiudere momentaneamente le vendite dei voli in partenza», fa sapere Ernest sul sito ufficiale. Collegamenti che «verranno ripristinati sul sito non appena verrà pubblicata la revoca di tale disposizione. La società sta attivando tutte le azioni mirate a ottenere la revoca dello stesso provvedimento».

I voli non più in vendita dal 13 gennaio 2020 sul sito di Ernest Airlines (foto Corriere)
I voli non più in vendita dal 13 gennaio 2020 sul sito di Ernest Airlines (foto Corriere)

Le cause

A quanto si apprende sarebbero le criticità finanziarie ad aver potato l’Ente nazionale per l’aviazione civile a fermare la compagnia. Da qualche mese, spiegano le fonti, l’azienda era in difficoltà economica tanto da aver ritardato anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti. «Qualora il vettore fornisca gli elementi di garanzia richiesti dalle norme comunitarie e tali elementi siano valutati favorevolmente dall’ente il provvedimento di sospensione potrà essere revocato», chiarisce l’Enac.

Con soldi svedesi

Nel 2018 Ernest Airlines — che ha l’hub a Milano Malpensa, ma opera anche in altre città italiane, compresa Roma Fiumicino — ha trasportato poco meno di 611 mila passeggeri, in particolare da e per l’Albania (Tirana) e l’Ucraina (Kiev, Lviv, Kharkiv, Odessa), e dovrebbe aver toccato quota un milione quest’anno. Conta una flotta di quattro Airbus tutti presi a noleggio. Il vettore è sì italiano, ma è nato grazie ai finanziamenti di Markus Persson, lo svedese diventato miliardario vendendo nel 2014 a Microsoft il suo videogioco di successo «Minecraft» per 2,5 miliardi di dollari.

La concorrenza sull’Albania

Per lunedì 30 dicembre 2019 Ernest Airlines — stando alle stime del Corriere — risulta essere la seconda compagnia più grande nell’unico aeroporto dell’Albania, quello di Tirana, subito dopo Albawings e prima di Blue Panorama, con circa il 17% dei posti giornalieri messi a disposizione. Nel mese di ottobre — si legge sul bollettino mensile dell’Autorità albanese per l’aviazione civile — è risultato al secondo posto per passeggeri trasportati (42.855), il 41% in più dello stesso periodo del 2018, drenando traffico sia a Blue Panorama che ad Alitalia. L’ingresso questo autunno di easyJet (da Malpensa) e di Air Albania (da Roma, Milano, Bologna) ha portato il mercato Italia-Albania ad essere servito da ben sei vettori, un po’ troppi per chi studia i flussi tra i due Paesi.

lberberi@corriere.it

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