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Alitalia, le condizioni sociali di Lufthansa: Fs e Atlantia al bivio

di Leonard Berberi

Alitalia, le condizioni sociali di Lufthansa: Fs e Atlantia al bivio

Lufthansa non s’impegna a mettere alcun soldo in Alitalia. Sicuramente non il 21 novembre, giorno entro il quale bisognerà inviare l’offerta vincolante per rilevare la compagnia. È quanto dice al Corriere della Sera l’amministratore delegato del gruppo tedesco Carsten Spohr durante una conversazione telefonica con alcuni giornalisti. Le parole del super-dirigente potrebbero finire così per spianare la strada alla rivale americana Delta Air Lines che da tempo ha garantito 100 milioni di euro per il 10% della nuova Alitalia.

Gli interessi tedeschi

Dopo giorni intensi, tavoli di lavoro sia con Lufthansa sia con Delta, ora Ferrovie e Atlantia – i soci italiani della nascente cordata per rilevare il vettore tricolore – dovranno decidere se chiudere definitivamente con i tedeschi oppure iniziare a lavorare con i commissari straordinari e il ministero dello Sviluppo economico sullo spostamento – l’ottavo – della data di invio dell’offerta vincolante. Lufthansa, infatti, ribadisce da un lato l’interesse per il mercato italiano (il secondo per loro, dopo quello americano) e per un’Alitalia ristrutturata (dal governo), dall’altro conferma che l’unica offerta concreta è la partnership commerciale soprattutto verso gli Usa.

La scadenza

“A voler essere onesto non credo che sia realistico un nostro impegno a investire soldi in Alitalia entro il 21 novembre”, dice Spohr al Corriere. “La qualità è più importante della velocità e chi meglio lo sa dei tedeschi e degli italiani?”. Quando però gli si domanda se stanno chiedendo più tempo a Ferrovie e Atlantia (e anche al governo), l’amministratore delegato del gruppo replica: “Non commentiamo a che punto sono le discussioni, quello che posso dire a questo punto che il 21 novembre non è realistico”. Non solo. Il numero uno di Lufthansa cambia prospettiva sul dossier Alitalia: “Tutti parlano dell’investimento in denaro, ma credo che per Alitalia la cosa più importante ora sia trovare il giusto partner commerciale”.

La cordata

Ferrovie dello Stato – società che da un anno ha in mano il dossier Alitalia – ha spiegato già altre volte a Lufthansa che la condizione necessaria per sedersi al tavolo per il futuro della compagnia italiana è quella di metterci l’equity, cioè i soldi. Cosa che Delta Air Lines ha confermato di voler fare già dallo scorso febbraio impegnando a investire 100 milioni nella newco. Poi si è aggiunta Atlantia – ufficialmente a luglio, ufficiosamente da marzo – che dovrebbe possedere una quota paritaria a quella di Ferrovie.

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