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Nuova Alitalia, il decreto è (quasi) pronto: l’ipotesi di una newco subito operativa

di Leonard Berberi

Nuova Alitalia, il decreto è (quasi) pronto: l'ipotesi di una newco subito operativa

La nuova Alitalia fa un altro passo avanti verso la nascita. La bozza del decreto di costituzione della newco è planata sulle scrivanie dei ministri dell’Economia, dei Trasporti, dello Sviluppo economico e del Lavoro per quella che viene definita l’«ultima analisi politica» in vista del via libera. È quanto spiegano al Corriere della Sera due diverse fonti ministeriali che aggiungono come sia stato raggiunto anche un accordo sulle dimensioni del consiglio di amministrazione. Chi conosce bene le dinamiche dei vettori, però, avverte che non c’è più tempo da perdere: la nuova Alitalia deve partire entro metà settembre.

La criticità

Lo scoglio principale, proseguono le fonti, è sulla natura della società e per questo è richiesta, appunto, una decisione «politica». A quanto trapela i tecnici ministeriali avrebbero fatto notare che converrebbe procedere con una newco che agisce dal primo giorno come una compagnia aerea a tutti gli effetti. Non deve quindi occuparsi soltanto della stesura del piano industriale e delle interlocuzioni con la Commissione europea — come previsto dal «decreto Agosto» —, ma anche iniziare ad affrontare contemporaneamente i diversi temi in vista dell’avvio delle operazioni: l’accordo sindacale sul contratto di lavoro, le alleanze internazionali, le caratteristiche della flotta e le discussioni con i costruttori Airbus e Boeing, il disegno delle rotte nel mondo post-Covid.

I dirigenti

Ma per fare tutto questo — sottolineano le fonti ministeriali — l’amministratore delegato designato Fabio Maria Lazzerini e il presidente Francesco Caio hanno bisogno di scegliere la squadra di dirigenti: 7 o 8 professionalità da attirare nella start up anche con una remunerazione che non sia al di sotto delle medie di mercato. Spetterà a loro, infatti, affrontare tutte le questioni che non possono essere delegate agli attuali advisor (Deloitte, Grimaldi e Oliver Wyman). Per questo — spiegano le fonti — il tandem Lazzerini-Caio dovrebbe essere messo nelle condizioni di assumere subito qualcuno che si occupa dei settori chiave di un vettore: network, vendite, alleanze, legale, finanze, flotta. Soprattutto serve qualcuno che si occupi del personale e delle relazioni industriali per negoziare il nuovo contratto di lavoro con i sindacati.

La concorrenza

Nei prossimi giorni — proseguono le fonti ministeriali — saranno scelti anche i membri del Consiglio di amministrazione della newco. Oltre all’ad e al presidente si va verso la nomina di altri 5 membri, creando così un Cda non ristretto. La newco avrebbe dovuto vedere la luce a metà luglio, ma così non è stato. Per questo secondo diversi esperti sarebbe opportuno non andare oltre il 15 settembre con l’avvio della nuova Alitalia. Anche perché intanto le altre compagnie aeree non stanno ferme. La low cost ungherese Wizz Air ha sfruttato l’estate per espandersi in Italia — dove hanno il loro ruolo importante Ryanair ed easyJet — e non si esclude possa annunciare presto l’avvio delle rotte nazionali. I vettori tradizionali — che competono sulle rotte remunerative di lungo raggio — stanno definendo la programmazione invernale. Se non parte presto la nuova Alitalia rischia di trovarsi scavalcata su ogni fronte.

Le alleanze internazionali

Fonti tedesche e statunitensi, infine, dicono al Corriere che non c’è stata alcuna trattativa ufficiale sulle alleanze internazionali tra Lufthansa e Delta Air Lines con i vertici designati della nuova Alitalia, smentendo così le indiscrezioni comparse sulla stampa italiana negli ultimi giorni. Non solo: non c’è mai stato nemmeno un incontro tra gli amministratori delegati. Quel che è certo è che sia Delta sia Lufthansa si aspettano una trattativa alla pari con i vertici della newco e su due punti in particolare: le rotte e, soprattutto, sulle commissioni. La newco parte con una dotazione finanziaria di 20 milioni, ma a disposizione ci sono fino a 3 miliardi di euro.

lberberi@corriere.it

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