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29 dicembre 2020 - 16:01

Alitalia, arrivano altri 73 milioni di euro di aiuti anti-Covid (per gli stipendi)

di Leonard Berberi

Nelle casse di Alitalia arriveranno altri 73 milioni di euro di indennizzo per i danni subiti dalla pandemia. Dopo aver anticipato la decisione al governo italiano — come scritto dal Corriere della Sera la mattina del 29 dicembre — nel pomeriggio la Commissione europea ha confermato il via libera alla cifra nell’ambito del pacchetto di aiuti alle imprese in difficoltà per il coronavirus. Un importo — di 73,02 milioni per la precisione — che Bruxelles ritiene «conforme alle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato», come viene spiegato nella nota ufficiale. Altri 77 milioni di euro — sempre per il vettore tricolore — sono attesi a gennaio, portando l’erogazione in questo periodo a 150 milioni, stando a quanto spiegano al Corriere due fonti ministeriali e sindacali.

Gli stipendi

I 73,02 milioni di euro — sostengono le fonti — serviranno anche a pagare gli stipendi di dicembre dei dipendenti (circa 25 milioni di euro tra retribuzioni e assegno all’Inps per la cassa integrazione di oltre 6.800 persone) e mirano — conferma la Commissione europea — «a compensare la compagnia aerea per i danni subiti su 19 rotte a causa della pandemia di coronavirus tra il 16 giugno e il 31 ottobre 2020». L’altra fetta — che oscillerà tra 77 e 77,5 milioni — dovrebbe compensare i danni subiti da Alitalia negli ultimi due mesi dell’anno. Si tratta di fondi che il commissario Giuseppe Leogrande chiedeva da ottobre perché la cassa — pari a 304 milioni di euro al 30 settembre — si stava riducendo non soltanto per il crollo dei passeggeri, ma anche per l’inizio della stagione invernale.

La motivazione

A proposito dei 73,02 milioni erogati la Commissione europea spiega nella nota che «ritiene che la misura adottata dall’Italia compenserà Alitalia per i danni subiti direttamente riconducibili alla pandemia di coronavirus, in quanto la perdita di redditività sulle 19 rotte dovuta alle misure di contenimento durante il periodo in questione può essere considerata un danno direttamente connesso all’evento eccezionale». Bruelles «ha inoltre ritenuto che la misura sia proporzionata, in quanto l’analisi quantitativa rotta per rotta presentata dall’Italia identifica adeguatamente i danni riconducibili alle misure di contenimento e, pertanto, il risarcimento non va oltre lo stretto necessario per compensare i danni su tali rotte».

L’indennizzo complessivo

I 150 milioni erogati tra questa settimana e gennaio 2021 fanno parte dei 350 milioni di euro che il governo italiano ha stanziato complessivamente per Alitalia (più 130 milioni per gli altri vettori italiani) come compensazione per i danni subiti a causa delle restrizioni di viaggio imposte perché necessarie per limitare la diffusione del coronavirus. Lo scorso 7 settembre la Commissione europea aveva dato parere positivo a 199,45 milioni di euro per coprire le conseguenze negative del coronavirus dal 1° marzo al 15 giugno 2020.

Gli altri vettori italiani

Il 23 dicembre la Commissione europea ha dato l’ok ai 130 milioni di euro che il governo aveva previsto per le altre aviolinee italiane (Neos, Air Dolomiti, Blue Panorama) sempre nell’ambito delle compensazioni per il coronavirus. In questo caso la somma riguarda l’indennizzo per i danni subiti in conseguenza della prima ondata — «tra il 1° marzo e il 15 giugno 2020», scrive la Commissione —, ma è anche l’intera somma prevista per i tre vettori con certificato di operatore aereo rilasciato nel nostro Paese. L’ok europeo è arrivato due mesi dopo l’appello delle tre società che chiedevano al governo di sbloccare la somma.

Le inchieste Ue

Intanto vanno avanti i lavori per concludere la doppia indagine europea nei confronti di Alitalia per sospetti aiuti di Stato relativi a due prestiti erogati tra il 2017 e il 2019 in piena amministrazione straordinaria e prima dell’emergenza sanitaria. Dopo le segnalazioni di alcuni vettori europei la Commissione ha avviato il 23 aprile 2018 il procedimento relativo ai 900 milioni di euro che lo Stato ha concesso ad Alitalia. Meno di due anni dopo, il 28 febbraio 2020, la stessa Commissione ha aperto un altro fascicolo relativamente al prestito di 400 milioni di euro concesso nell’autunno 2019.

La newco

A una ventina di chilometri dal quartier generale di Alitalia (in amministrazione straordinaria), al quartier Eur di Roma, procede il dossier di Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica creata per rilanciare l’aviolinea tricolore grazie anche a una dotazione finanziaria di 3 miliardi di euro. Il piano industriale della società guidata da Francesco Caio (presidente) e Fabio Lazzerini (amministratore delegato e direttore generale) è arrivato in Parlamento poco prima di Natale, ma non è stato ancora assegnato alle commissioni competenti — cosa che potrebbe avvenire il 7 o l’8 gennaio — che dovranno esaminarlo. Lo stesso documento è stato inviato anche alla Commissione europea per le valutazioni di competenza.

lberberi@corriere.it

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