TRASPORTI

Alitalia, altri 11 mesi di cassa integrazione per quasi 7 mila dipendenti

di Leonard Berberi

Alitalia, altri 11 mesi di cassa integrazione per quasi 7 mila dipendenti

Alitalia chiederà al governo altri 150 milioni di euro come compensazione per i danni subiti dal Covid-19 e la proroga della cassa integrazione per i quasi settemila dipendenti della compagnia aerea per ulteriori undici mesi, dal 1° novembre di quest’anno al 23 settembre 2021. È quanto apprende il Corriere della Sera da ambienti sindacali al termine dell’incontro che il commissario del vettore Giuseppe Leogrande ha avuto con le diverse sigle.

I due incontri

Lo stesso Leogrande ha poi riferito che si attende «a ore» la firma del decreto di costituzione della newco che dovrà rilanciare l’aviolinea con capitale pubblico. L’avvocato — che ha preso in mano il dossier Alitalia dallo scorso dicembre — era accompagnato dal direttore generale Giancarlo Zeni, il capo del personale Domenico Galasso e il capo delle relazioni sindacali Claudio Tanilli. Gli incontri sono stati due: uno con i sindacati confederali, l’altro con quelli autonomi.

I fondi anti-Covid

Il commissario — sostengono le fonti sindacali — ha spiegato che mercoledì 30 settembre nelle casse di Alitalia sono arrivati i 199,45 milioni di euro di compensazione per i danni subiti a causa delle restrizioni di viaggio. La cifra è stata autorizzata dalla Commissione europea il 4 settembre e si riferisce al periodo 1° marzo-15 giugno. Il 2 ottobre Leogrande comunicherà al governo e quindi a Bruxelles che l’ammontare dei danni subiti da Alitalia per il coronavirus da metà giugno al 30 settembre è di 150 milioni. Cifra che assieme ai quasi 200 milioni appena arrivati costituisce l’intera somma stanziata dall’esecutivo italiano per il vettore tricolore come supporto per questo periodo.

La cassa

Il commissario non avrebbe fornito i dati aggiornati sulla liquidità di Alitalia, ma ha spiegato ai sindacati che con gli attuali volumi di traffico la cassa dell’azienda — che ha iniziato l’amministrazione straordinaria il 2 maggio 2017 — dovrebbe reggere almeno fino a inizio 2021 senza destare preoccupazioni. Ma Leogrande ha anche sottolineato che si tratta di un periodo in cui i ricavi sono ridotti e il costo del personale arriva a sfondare il 50%.

La nuova cigs

È anche per questo che si rende necessario ricorrere alla nona procedura di cassa integrazione in tre anni e mezzo (l’ottava scade il 31 ottobre 2020) per 6.828 dipendenti di Alitalia: 6.622 della società «madre», 206 di CityLiner, la divisione regional. Per loro la nuova cigs dovrebbe durare fino a undici mesi, dal 1° novembre di quest’anno al 23 settembre 2021. Secondo l’ultima relazione che il commissario ha inviato al Parlamento al 30 giugno Alitalia impiegava 10.654 dipendenti.

La riapertura dei collegamenti

Qualcosa si muove anche sul fronte della connettività. Dagli incontri con i sindacati è emersa l’intenzione di Alitalia di procedere ad alcune riaperture — mirate — di rotte intercontinentali durante il periodo natalizio. Dovrebbe così riprendere, anche se per un limitato periodo di tempo, la rotta Milano Malpensa-New York (il vettore tornerebbe così nel principale scalo lombardo dopo gli ultimi voli per Roma il 30 settembre) e quelle da Roma Fiumicino per le Maldive, San Paolo (Brasile) e Buenos Aires (Argentina).

I sindacati

«Da sette mesi non incontravamo il commissario di Alitalia: una situazione insostenibile che l’incontro di oggi non ha migliorato», sostiene attraverso una nota la segretaria nazionale della Fit-Cisl, Monica Mascia, chiedendo con «urgenza» la costituzione della newco. «Permangono tutte le perplessità, le preoccupazioni e le divergenze sui temi industriali e di network», ragiona il segretario nazionale della Uiltrasporti, Ivan Viglietti. L’unica nota positiva — secondo i sindacati — «è l’impegno aziendale ad avviare la cabina di regia con le organizzazioni sindacali». Anpav, in rappresentanza degli assistenti di volo, aggiunge di aver ribadito che il focus è tutelare i lavoratori e ha chiesto di vagliare tutte le possibilità.

La newco

Quanto alla newco serve la firma del decreto di costituzione dei quattro ministri coinvolti nel dossier (Economia, Trasporti, Sviluppo economico e Lavoro) per rendere efficaci le nomine dei vertici della nuova azienda — l’amministratore delegato Fabio Maria Lazzerini e il presidente Francesco Caio — e per far insediare il consiglio di amministrazione. Quattro firme che erano attese entro la metà di settembre. «Non vi nascondo una certa irritazione per il ritardo sulla firma del decreto che, come avevo detto qualche giorno fa, è pronto», ha detto la ministra dei Trasporti Paola De Micheli.

lberberi@corriere.it

AGGIORNAMENTO: Con una lettera di lunedì 5 ottobre il commissario Leogrande ha comunicato la cassa integrazione fino al 23 settembre 2021 e non più fino al 30 settembre

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