L’AZIENDA

Alitalia, spuntano nuove consulenze da oltre 2,6 milioni di euro

di Leonard Berberi

Alitalia, spuntano nuove consulenze da oltre 2,6 milioni di euro

Il professor Giovanni Fiori, noto commercialista, ha forse il compito più delicato di queste settimane: stimare il valore del marchio Alitalia che sarà oggetto di una gara, passaggio chiave anche per l’avvio di Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica chiamata a far rinascere il vettore tricolore. Il docente è stato scelto «tra tre professionisti» e lo scorso 1° luglio è arrivata l’autorizzazione del comitato di sorveglianza di Alitalia in amministrazione straordinaria. Il suo compenso? «Massimo 85 mila euro oltre oneri e accessori di legge», come stabilisce il documento redatto dalla terna commissariale. E che precisa l’oggetto della prestazione: «Incarico per la predisposizione di una perizia di stima del marchio Alitalia». Marchio che la scorsa primavera valeva 150 milioni di euro. Fiori conosce bene l’azienda: dal 2011 è commissario di un’altra Alitalia finita in amministrazione straordinaria (Linee Aeree Italiane) — quella pre-Etihad —, di Alitalia Servizi, Alitalia Express, Alitalia airport e Volare.

Alitalia, spuntano nuove consulenze da oltre 2,6 milioni di euro

Il documento

Il nome del docente compare quasi in fondo alle cinque pagine che sintetizzano le consulenze decise dall’attuale Alitalia in amministrazione straordinaria — iniziata il 2 maggio 2017 — negli ultimi diciotto mesi con una terna commissariale diversa (Giuseppe Leogrande affiancato dallo scorso marzo da Daniele Santosuosso, Gabriele Fava) da quella di partenza. Tra il 7 febbraio 2020 e il 1° luglio 2021 il comitato di sorveglianza ha approvato incarichi per almeno 2,56 milioni di euro di spese, ai quali va aggiunta l’Iva più la liquidazione dei compensi — «ridotti del 50%» — per il contributo di altri avvocati. Una cifra che potrebbe raddoppiare nel caso in cui le trattative molto complicate con l’ex azionista Etihad Airways dovessero finire bene per l’aviolinea tricolore: allo Studio Cappelli RCCD verrebbe riconosciuta una «success fee pari al 2% del valore di un’eventuale transazione, per un ammontare massimo complessivo pari ad euro 2.500.000 (oltre oneri e accessori)» per la loro «consulenza legale e assistenza alla procedura».

Gli incarichi

Sono 22 gli incarichi approvati per gestire gli ultimi mesi di Alitalia mentre Italia Trasporto Aereo scalda i motori. Si tratta soprattutto di consulenze in ambito legale, di assistenza fiscale, di revisione contabile, di difesa nei procedimenti penali. Del resto — come spiega al Corriere chi segue da anni la situazione della compagnia aerea — questo è uno dei dossier più complicati ancora aperti e con problematiche stratificate nel tempo. Queste nuove voci si aggiungono alle spese sostenute dai precedenti commissari per altre consulenze. Le autorizzazioni più recenti risalgono al 1° luglio, secondo il documento, e sono strettamente collegate al passaggio di attività da Alitalia alla newco attraverso trattativa diretta o i bandi di gara.

Le ultime consulenze

Oltre all’incarico per la valutazione del marchio, il comitato di sorveglianza ha affidato direttamente a PricewaterhouseCoopers S.p.A. — «considerate le ragioni d’urgenza e l’elevata competenza professionale» — le «procedure di verifica dei saldi delle situazioni contabili pro-forma denominate “Lotto Aviation”, “Lotto Handling” e “Lotto Maintenance” al 30 giugno 2021» di Alitalia con un compenso di 90 mila euro (oltre Iva). Lo stesso giorno a PricewaterhouseCoopers Business Services srl e sempre attraverso l’affidamento diretto è stato chiesto di fornire l’«assistenza professionale di natura finanziaria nell’ambito della procedura di vendita degli asset di Alitalia SAI e Alitalia Cityliner», la divisione regional. Il costo? 30 mila euro al mese (più Iva) «per i primi tre mesi» e 20 mila al mese (più Iva) «per i successivi sei mesi».

Gli asset in vendita

I lotti aviation, handling (cioè i servizi di terra, ndr) e manutenzione seguiranno percorsi diversi, come deciso durante le trattative con la Commissione europea. Il ramo aviation sarà venduto — tramite trattativa diretta — ad Italia Trasporto Aereo. Nel perimetro però non fa parte il marchio che sarà oggetto di un bando di gara aperto a tutti. La stessa sorte del marchio toccherà pure all’handling e alla manutenzione: nel caso vincesse ITA diventerebbe azionista di maggioranza nei servizi di terra e di minoranza nella manutenzione. Ci sarà un quarto bando di gara al quale ITA non potrà prendere parte: Loyalty, la società di Alitalia che gestisce il programma fedeltà MilleMiglia.

lberberi@corriere.it

ULTIME NOTIZIE DA L’ECONOMIA
>