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Ita-Alitalia, biglietti in vendita: ma mancano i voli per Usa e Giappone

di Leonard Berberi

Ita-Alitalia, biglietti in vendita: ma mancano i voli per Usa e Giappone

Per comprare i biglietti sui voli intercontinentali di Italia Trasporto Aereo bisognerà aspettare ancora qualche settimana. Tra le rotte messe in vendita il 26 agosto dalla nuova aviolinea pubblica — che prenderà il posto di Alitalia — mancano le destinazioni di lungo raggio previste in decollo dal prossimo 15 ottobre. È quanto emerge dall’analisi del Corriere sulla programmazione caricata nei sistemi di vendita. Non si possono così acquistare al momento i viaggi per New York — né da Roma Fiumicino né da Milano Malpensa —, per Tokyo Haneda, Boston e Miami (tutte raggiungibili dalla Capitale).

L’home page del sito ufficiale di Italia Trasporto Aereo
L’home page del sito ufficiale di Italia Trasporto Aereo

La limitazione

Alla base di questo ritardo c’è una limitazione burocratica. Limitazione che secondo gli esperti potrebbe finire per avvantaggiare i concorrenti. Ogni anno, per esempio, Alitalia trasportava in media un milione di passeggeri tra Italia e Usa. Anche se in questo periodo — tra il coronavirus, le restrizioni e l’inizio della stagione invernale — i danni sono limitati dai bassi volumi. Prima della pandemia le rotte intercontinentali portavano nelle casse di Alitalia circa un terzo dei ricavi complessivi, stando all’analisi del Corriere sui bilanci del vettore. La rete di collegamenti di Ita sul lungo raggio ricalca per buona parte quella di Alitalia dal momento che è da diversi anni anche quella parte commerciale che risulta profittevole (prima del coronavirus).

I tempi

Per alcune destinazioni extra Ue (Algeria, Argentina, Brasile, Giappone, Stati Uniti) Ita sta completando il processo di certificazione necessario per avviare la commercializzazione e prevede di mettere in vendita i biglietti per tali Paesi quanto prima, spiega la compagnia nel sito ufficiale. Ma quanto tempo ci vuole? Fonti del Dipartimento americano dei Trasporti spiegano al Corriere che per ottenere il via libera alla vendita dei biglietti sulle rotte Italia-Usa ci potrebbero volere due mesi. La newco, fanno trapelare da Washington, non ha ancora depositato quello che chiamano l’«Application for a Foreign Air Carrier Permit», la richiesta ufficiale per poter iniziare a commercializzare i voli e poi operarli.

La procedura

Una volta consegnata la documentazione — che richiede tra le altre cose copia del Certificato di operatore aereo e del contratto di assicurazione in caso di incidenti — le fonti americane sottolineano che vengono concesse tre settimane di tempo per eventuali reclami/opposizioni alle operazioni di Ita da parte di altri vettori o società interessate. Poco dopo scatta la revisione governativa della domanda — che può portare anche all’opposizione del presidente Usa o di qualcuno dei suoi delegati, ma non è questo il caso —: di fatto servono almeno due mesi di tempo prima di poter iniziare a vendere i voli. Un caso simile è stato di Alitalia-Compagnia aerea italiana: la richiesta è stata inviata il 10 settembre 2009, il primo via libera è arrivato il 16 novembre, quello definitivo nel gennaio 2010.

Le rotte

Ita potrebbe dover essere costretta a vendere i voli intercontinentali — da operare con gli Airbus A330 ereditati da Alitalia — a ridosso proprio del 15 ottobre, il giorno del decollo. Secondo l’ultimo comunicato ufficiale la compagnia «all’avvio delle attività servirà 45 destinazioni con 61 rotte» per arrivare nel 2025 «a 74 destinazioni e 89 rotte» e «a conclusione del processo di ribilanciamento dei voli verso il settore del lungo raggio che ha l’obiettivo di colmare il gap di connettività del Paese». Sulle tratte intercontinentali dalla fine di marzo 2022 la società vuole aggiungere al network anche San Paolo, Buenos Aires, Washington e Los Angeles.

La raccolta delle candidature

Intanto oltre al sito per le vendite dei biglietti è attiva anche la piattaforma per la raccolta delle candidature di chi vuole lavorare in Italia Trasporto Aereo. Come annunciati «in linea con le procedure anti-Covid e a salvaguardia della salute di dipendenti e clienti, Ita sta adottando una policy per cui sarà richiesto a tutti i dipendenti il Green pass». A questa piattaforma devono inviare la loro candidatura anche quelli che attualmente lavorano in Alitalia in amministrazione straordinaria e sono interessati ad essere assunti dalla nuova compagnia di bandiera.

lberberi@corriere.it

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