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di Antonella Baccaro
di Leonard Berberi20 giu 2021
Per la prima volta nel trasporto aereo italiano Ryanair supera Alitalia pure nell’offerta dei posti sui voli nazionali. Il sorpasso avverrà nel terzo trimestre di quest’anno — da luglio a settembre —, proprio nel bel mezzo della stagione estiva che si preannuncia come un accenno di ripresa del settore dopo il coronavirus. È quanto emerge dall’analisi che il Corriere della Sera ha effettuato sui dati forniti dalla società specializzata Oag. In parallelo galoppa pure l’ungherese Wizz Air che nello stesso periodo quasi eguaglia easyJet, la terza compagnia in Italia. In generale il 63% dell’offerta sarà in mano alle low cost. Un record anche questo, grazie al fatto che le rotte intercontinentali — in mano ai vettori tradizionali — sono ancora al minimo.
Il sorpasso dell’offerta di Ryanair anche sui collegamenti interni è frutto del piano di espansione della low cost irlandese. Secondo gli analisti è favorito pure dalle incertezze su Alitalia — che non può più di tanto espandersi visto che deve contenere i costi ed è pure in amministrazione straordinaria — e dai ritardi di Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica creata per rilanciare l’aviolinea tricolore che partirà dopo l’estate. È bene precisare che un conto è la messa in vendita dei sedili e un altro è il loro effettivo riempimento. Ma storicamente Ryanair è una compagnia che prima del Covid-19 aveva un’occupazione media del 96-97%. Salgono anche i riempimenti dei voli di Alitalia, ma i dati sono lontani dai record delle low cost.
Nell’estate 2021 le compagnie aeree intendono offrire in Italia 45,7 milioni di sedili sui voli nazionali e internazionali, il 103% in più rispetto allo stesso trimestre del 2020, funestato dal coronavirus e dalle restrizioni alle frontiere. Il vero confronto — ricordano gli esperti — sarebbe da fare con i valori pre-pandemici: il trimestre luglio-agosto-settembre 2021 è ancora in calo del 14,5% sull’estate di due anni prima, ma è una ripresa comunque quasi spettacolare. Ryanair è la prima compagnia con oltre 13 milioni di sedili, seguita da Alitalia (circa 6 milioni). Al terzo gradino easyJet (4,3 milioni) che però è insidiata da Wizz Air (4,1), mentre si avvicina Volotea con 2,4 milioni.
Bisogna scorporare i segmenti di mercato per accorgersi del sorpasso anche sul lato «domestico». Presi tutti i voli previsti sulle tratte nazionali Ryanair offre nel trimestre estivo il 28,6% dei sedili, quanto basta a battere Alitalia che non va oltre il 28,2%. Espandendo l’analisi anche alle altre due estati precedenti emerge con chiarezza il calo dell’aviolinea tricolore: nel periodo luglio-settembre 2019 infatti Alitalia deteneva il 40%, l’anno scorso è scesa al 35%. Sul fronte internazionale Ryanair è da tempo primatista (offre il 28,6% dei posti sul totale previsto da/per l’Italia), ma il secondo posto è ora di Wizz Air che con il suo 8,8% supera easyJet (8,7%). Quarta Alitalia con il 6,6%, a meno di un punto da Vueling, altra low cost.
«È chiaro che l’incertezza che riguarda Alitalia e la dimensione ridotta della compagnia aerea (quando sarà sostituita da Italia Trasporto Aereo, ndr) ha portato le rivali a puntare sulle rotte più redditizie e che possono funzionare nelle rispettive attività», spiega al Corriere John Grant, senior analyst di Oag. «Per questo Ryanair, easyJet e Wizz Air stanno aggiungendo sempre più capacità». Un incremento che è incentivato pure «dalla chiusura del Regno Unito», a causa della variante Delta del coronavirus: «Queste compagnie semplicemente spostano la capacità in Italia». Una mossa, prosegue l’analista, «in parte sperimentale, in parte opportunistica» e che «consente di fare guadagni».
Questa offerta, però, va contestualizzata pure nel momento eccezionale che continuiamo a vivere. A detta di tutti gli esperti del settore sono stati messi in vendita troppi sedili rispetto a quello che il mercato sarà in grado di «assorbire», cioè di comprare. Per questo i numeri complessivi diminuiranno, com’è accaduto esattamente un anno fa. Motivo per cui, avverte Grant, «in generale notiamo che un terzo dei voli viene cancellato tra le sei e le due settimane prima del viaggio pianificato». «Questa è la nuova normalità — conclude il senior analyst di Oag — e penso che rimarrà così per tutto l’inverno e poi anche nella stagione estiva 2022».
lberberi@corriere.it
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