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Wizz Air «fa shopping» in Italia: nuove rotte e base a Fiumicino

di Claudia Voltattorni

Wizz Air «fa shopping» in Italia: nuove rotte e base a Fiumicino

Sei basi operative; 19 aereomobili per un investimento da 100 milioni di dollari ciascuno; 261 rotte dall’Italia verso 91 destinazioni in 33 Paesi. «E siamo solo all’inizio», sorride George Michalopoulos Chief Commercial Officer di Wizz Air Group. Giovedì la compagnia aerea low cost di origine ungherese fondata nel 2003 da Josef Varadi ha inaugurato all’aeroporto di Roma Fiumicino la sua nuova base operativa con 4 aerei e 32 nuove collegamenti. La quinta dopo Malpensa, Catania, Bari, Palermo.

E prestissimo arriverà anche Napoli. Non solo. Due giorni fa sono partiti i primi voli diretti da Linate a Bari e Brindisi. Dal primo agosto poi debutterà la rotta Linate-Napoli. Ad oggi Wizz Air è il terzo vettore aereo in Italia, dopo Ryan Air e Alitalia. Ma alla compagnia ungherese non basta. «Puntiamo a raddoppiare la nostra presenza nei prossimi 3 anni - dice Michalopoulos -: da sempre per noi quello italiano è un mercato molto importante, già nel 2004 da Bergamo partì il primo volo per Katowice, e da allora la compagnia ha trasportato da e per l’Italia oltre 40 milioni di passeggeri».

Ma poi è arrivato il Coronavirus e il settore aereo insieme con il turismo è stato quello che più ha sofferto la crisi economica da pandemia. Aerei a terra, migliaia di posti di lavoro saltati, compagnie fallite. Anche in Italia. Dove Air Italy è in liquidazione e 1.400 lavoratori in cassa integrazione; Blue Panorama per un anno ha lasciato gli aerei fermi; e anche Vueling e EasyJet tra lavoratori in cig e voli cancellati hanno avuto le loro difficoltà. Per non parlare poi di Alitalia, ormai destinata a chiudere per sempre per riaprire più snella con il nome di Ita.

«Sono tutti spazi che si sono aperti e noi - dice Michalopoulos - abbiamo deciso di investire anziché fermarci: abbiamo comprato nuovi aerei con un’età media inferiore ad un anno, creato nuove rotte, anche in luoghi dove nessuna low cost è mai andata, ci siamo assunti dei rischi, ma questo è il nostro business». Il mercato domestico italiano, spiega, «è oggi il più sicuro, ma il Green Pass (in vigore da ieri, ndr) darà una grande spinta anche a tutto quello europeo, siamo ottimisti». La rotta dei sogni? «Collegare Milano e Roma con Abu Dhabi».

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