TRASPORTI

Ita-Alitalia, è rottura sindacati-azienda sul nuovo contratto di lavoro

di Leonard Berberi

Ita-Alitalia, è rottura sindacati-azienda sul nuovo contratto di lavoro

I sindacati e i vertici di Italia Trasporto Aereo non hanno trovato alcun accordo sul nuovo contratto di lavoro. Ora l’azienda — che il 15 ottobre prevede di decollare subentrando ad Alitalia — assumerà i 2.800 dipendenti con un regolamento proprio e fuori dal perimetro del contratto collettivo nazionale di lavoro. La rottura totale viene annunciata durante l’ultima riunione con le parti sociali — in extremis, rispetto alla tabella di marcia — negli uffici provvisori all’Eur, Roma, che sono stati occupati simbolicamente fino alla notte da parte dei sindacati, del tavolo della trattativa con Ita. I sindacalisti sono usciti intorno alla mezzanotte, dopo quasi sei ore, dalla sede della società all’Eur, dopo che nel pomeriggio, al termine dell’incontro concluso con la rottura sul contratto, avevano deciso di non abbandonare il tavolo.
«Il presidente ha espresso la volontà di applicare il regolamento perché le controproposte sindacali non sono in linea con il suo piano», spiega al Corriere una fonte sindacale riferendosi ad Alfredo Altavilla.

Le assunzioni

Il mancato accordo porterebbe Italia Trasporto Aereo a procedere con le assunzioni ad personam — in particolare tra piloti e assistenti di volo — già da martedì 21 settembre. Una dinamica che viene confermata dalle fonti sindacali presenti all’incontro con i vertici della nuova compagnia aerea. «Dopo giorni di riunioni adesso l’azienda ha annunciato di aver rigettato tutte le nostre proposte contenenti sacrifici e applicherà il regolamento aziendale: da domani mattina avvierà le chiamate ad personam», racconta uno dei sindacalisti presenti.

L’occupazione della sala

L’incontro è finito dopo oltre due ore di confronto. Dopo essersi congedati con i vertici di Ita i rappresentanti hanno occupato in modo simbolico la sala della riunione esponendo alle finestre le bandiere delle varie sigle sindacali. Fuori dal palazzo c’erano oltre 200 lavoratori di Alitalia. La protesta continua martedì con un presidio a piazza San Silvestro, nel centro della Capitale. Poi sono previste la convocazione da parte delle commissioni parlamentari (dopo che avranno audito vertici Ita) e le assemblee a Fiumicino dalle 15 alle 24.

La reazione sindacale

I sindacati parlano di «mobilitazione permanente». «Durante la riunione odierna con i vertici aziendali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl Ta, Usb, Fast Confsal e le associazioni professionali Anpac, Anpav, Anp, Navaid hanno formulato delle controproposte articolate e complessive in merito al contratto collettivo ed alle assunzioni dei lavoratori in Ita e sulle relazioni industriali», si legge in una nota delle parti sociali. «Nonostante la disponibilità al dialogo dimostrata noi, la dirigenza ha comunicato che procederà in maniera unilaterale con l’applicazione del regolamento aziendale e con l’immediata assunzione a chiamata dei lavoratori» . Per questo «le organizzazioni sindacali hanno unitariamente deciso di non abbandonare il tavolo di trattativa sino a che l’azienda non accetterà di avviare un confronto serio e costruttivo, privo di iniziative unilaterali. La mobilitazione che dovrà garantire pieni livelli occupazionali e l’applicazione del contratto collettivo di lavoro diviene pertanto permanente».

La replica della newco

«Ita ha preso atto che le proposte pervenute non sono, purtroppo, accettabili e non costituiscono nemmeno una base di trattativa compatibile con la complessità e le tempistiche della sfida che la società deve affrontare in vista dell’avvio delle operazioni il 15 ottobre», replica l’azienda in una nota. «Le proposte pervenute, tra l’altro solo l’ultimo giorno, sono inoltre strutturate su un arco temporale non conciliabile con il piano 2021-2025 di ITA e, soprattutto, orientate ad un recupero di costo non coerente con la oggettiva realtà dei fatti. La società è consapevole della serietà di tutte le problematiche rappresentate dai sindacati e associazioni professionali, ma è anche impegnata a tutelare il futuro delle 2.800 persone che entreranno a lavorare in Ita e a sostenere il piano di espansione che prevede al 2025 il raddoppio della flotta e l’assunzione di oltre 5.500 persone nella sola parte Aviation».

Le condizioni contrattuali

«Il successo di Ita dipende da una reale discontinuità industriale — prosegue l’azienda — e dalla applicazione di trattamenti che, nel rispetto della legge, possano fattivamente sostenere il percorso di start up. Preso atto dell’impossibilità di trovare un accordo dopo una lunga trattiva Ita ha consegnato alle rappresentanze dei lavoratori un proprio regolamento aziendale che, pur dovendo tenere conto dei vincoli di legge, ripropone le condizioni inizialmente avanzate ai sindacati e via via aggiornate, nel corso del confronto, sulla base delle richieste che è stato possibile accogliere». I trattamenti «sono rispettosi dei minimi previsti dal Ccnl di settore» e in ogni caso la newco «conferma l’impegno ad aggiornare costantemente le organizzazioni sindacali e le associazioni professionali sull’evolversi della fase di start up e a convocarle per illustrare l’andamento dei parametri aziendali e per riprendere, alla luce del concreto andamento dell’attività, il negoziato sulle regole collettive applicabili al personale che verrà assunto».

lberberi@corriere.it

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