TRASPORTI

Ita-Alitalia, Washington dà il via libera ai voli con gli Usa

di Leonard Berberi

Ita-Alitalia, Washington dà il via libera ai voli con gli Usa

Italia Trasporto Aereo può iniziare a vendere i voli sulle rotte tra il nostro Paese e gli Stati Uniti. Con una procedura accelerata il Dipartimento americano dei Trasporti ha dato l’ok alla newco che subentrerà ad Alitalia a metà ottobre. La decisione di dieci pagine è stata presa il 17 settembre e depositata due giorni dopo. Washington spiega nel documento che il via libera è stato annunciato «con il consenso di tutte le parti coinvolte» prima della scadenza dei 21 giorni previsti per ricevere eventuali contestazioni e mozioni da parte dei vettori rivali.

Le rotte della compagnia

Nella richiesta inviata il 27 agosto Ita ha spiegato che le prime rotte transatlantiche operate nell’autunno 2021, saranno tra Milano Malpensa a New York, e tra Roma e New York, Boston, Miami. I vertici della newco — il presidente Alfredo Altavilla e l’ad Fabio Lazzerini — dovranno però decidere se avviare tutti i collegamenti annunciati (e quindi mettere in vendita i biglietti) dal 15 ottobre, quali rotte operare e con quante frequenze. Oppure se ridurre le connessioni, magari concentrandosi su quelle più «sicure» come quelle per New York.

L’espansione nel 2022-2023

In ogni caso secondo il Dipartimento americano dei Trasporti la nuova compagnia italiana ha la capacità finanziaria e operativa di effettuare i servizi autorizzati e che possiede le licenze necessarie. Ita potrà così trasportare persone e merci tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. Nel 2022, stando ai documenti depositati, la newco prevede di aggiungere i collegamenti tra Roma e Washington e Los Angeles, nel 2023 quelli tra la capitale italiana e Chicago e San Francisco.

La flotta

Nelle carte si scopre anche che oltre all’aereo per i voli intercontinentali — l’Airbus A330 preso da Alitalia con la registrazione Ei-Ejn di cui si è già raccontato —, Ita ha inserito nella sua flotta iniziale anche l’Airbus A320 I-Bikc, sempre di Alitalia, assemblato oltre vent’anni fa e utilizzato per i viaggi di breve e medio raggio. Questo aereo ovviamente non sarà utilizzato per i viaggi verso gli Usa e, stando a quanto si apprende, si tratta di velivoli presi per avere i requisiti necessari per ottenere il certificato di operatore aereo. Non solo: la newco ha stipulato la polizza assicurativa — obbligatoria per i vettori — con Generali Italia Spa.

La riapertura delle frontiere

L’ok Usa arriva in contemporanea con un’altra decisione importante. Da novembre gli italiani — vaccinati — potranno tornare a visitare gli Stati Uniti. La Casa Bianca ha deciso di togliere le restrizioni imposte ai cittadini europei in vigore da un anno e mezzo per contenere la diffusione del coronavirus negli Usa. La notizia è stata anticipata dal Financial Times e l’annuncio ufficiale è atteso lunedì 20 settembre nell’ambito della revisione delle regole di ingresso nel Paese nordamericano. Le azioni delle compagnie aeree maggiormente esposte ai viaggi intercontinentali sono andate in subbuglio: Iag (holding che include British Airways e Iberia) è schizzata a +10%, Lufthansa e Air France-Klm sono balzate del 6%.

I requisiti

Secondo quanto spiegato da Jeff Zients, capo della task force Usa contro il Covid, i cittadini non americani potranno mettere piede negli Stati Uniti se vaccinati e mostrando oltre al certificato verde anche il risultato negativo di un test che rileva il coronavirus «entro tre giorni dalla partenza». La riapertura delle frontiere dovrebbe avvenire «nei primi giorni di novembre». Non è allo stato attuale chiaro se sarà consentito l’accesso anche a chi è stato immunizzato con AstraZeneca — e in Italia sono circa 6 milioni —, prodotto che non è ancora autorizzato dalle autorità americane. Non ci dovrebbero essere problemi per chi invece ha avuto i vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e Johnson & Johnson.

lberberi@corriere.it

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