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Borse, le nuove mosse della Fed non bastano: Milano chiude a -1,09%

di Francesca Gambarini

Borse, le nuove mosse della Fed non bastano: Milano chiude a -1,09%

Le nuove misure d’meregenza annunciate dalla Fed non sono bastate ad allentare la pressione sui mercati finanziari, con le Borse europee che chiudono in rosso l’ennesima giornata in altalena, complice anche l’andamento negativo di Wall Street. Al termine della seduta l’Ftse Mib cede l’1,09% a 15.559 punti, ma è stata la migliore tra le Borse europee: a Francoforte il Dax30 ha perso il 2%, a Parigi il Cac40 il 3% e a Madrid l’Ibex35 circa il 4%, mentre il Ftse 100 di Londra arretra del 3,7%.

Wall Street e l'intervento della Fed

La Federal Reserve americana ha deciso che applicherà un QE illimitato per sostenere l’economia e aprirà nuove linee di credito ai cittadini e imprese per garantire la liquidità (per molti l’equivalente americano del «Whatever it takes» di Draghi). Dopo un’apertura in calo, i listini del Vecchio continente avevano ridotto le perdite grazie alla mossa della Fed che ha annunciato che acquisterà un ammontare illimitato di Treasuries e titoli garantiti da mutui e ha predisposto nuovi programmi per la concessione di credito per complessivi 300 miliardi di dollari. L’intervento faceva presagire un andamento positivo per Wall Street che invece è partita in rosso e ha gradualmente accentuato le perdite: a fine mattinata l’indice Dow Jones cede il 2,72% a 18.652 punti, l’S&P 500 il 2,98% a 2.236 e il Nasdaq l’1,50% a 6.776 (GUARDA L’ANDAMENTO DEGLI INDICI in tempo reale E DELLO SPREAD).

I titoli a Piazza Affari: bene Nexi e Bper, affonda Cnh

Milano, come detto, limita i danni, con il Ftse Mib in calo di un punto percentuale, puntellata dal balzo di Bper (+14%) e di Nexi (+11,5%), che diversi analisti continuano a considerare un buon investimento nonostante le tensioni economiche e finanziarie.
Tra i titoli, a Piazza Affari, le dimissioni a sorpresa del ceo Hubertus Muhlhauser hanno affondato Cnh Industrial (-14,95%). La società ha reso noto che il consiglio di amministrazione ha nominato Suzanne Heywood come ceo pro tempore, in aggiunta al suo ruolo di presidente del Cda, in attesa della nomina di un altro amministratore delegato. Dalla società si è già dimesso il cfo, Max Chiara. Secondo quanto appreso, le dimissioni di Chiara - che lascia per intraprendere una nuova avventura professionale - erano state già comunicate all’azienda e sarebbero state comunicate lunedì al mercato. Domenica, poi, erano arrivate a sorpresa anche le dimissioni del ceo.

Cnh Industrial ha trascinato al ribasso anche la controllante Exor (-6,13%), in una seduta negativa anche per le altre società della galassia Agnelli: Ferrari -4,43% e Fca -4,25%.
In forte rialzo,invece, Bper banca (+14,02%) e Nexi (+11,5%), che ha incassato il «buy» di Banca Akros e un giudizio positivo anche da Mediobanca, per cui resta un buon investimento anche in questo scenario difficile.

Tra i titoli in positivo anche Diasorin (+4,66%). Il traino continua a essere la speranza che il test rapido per la diagnosi del Covid-19 entri presto il commercio, dopo avere ricevuto la settimana scorsa l’ok della Food and Drug Administration, l’autorità americana di supervisione del mercato farmaceutico e alimentare. Bene Unipol (+3,78%), che ha confermato la distribuzione del dividendo 2019 di 0,28 euro per azione.

Borse d’Asia in calo

L’impatto del coronavirus continua a spaventare i mercati globali (LEGGI QUI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE SULLA PANDEMIA), con circa un miliardo di persone a casa, le attività non essenziali chiuse in decine di Paesi e i morti che a livello globale hanno raggiunto le 14.300 unità. Shanghai arretra del 2,59%, Hong Kong del 4,6%, Seul 5,6% e Taipei del 3,37%, mentre il listino australiano che ha perso quasi il 6%. Unica piazza in positivo è Tokyo, che avanza dell’1,87%, per la possibilità che le Olimpiadi in Giappone non siano cancellate ma solo rinviate.

Scenari

Debole il petrolio con il Brent che si attesta in calo di 65 centesimi, il 3% a 26,1 dollari al barile, attorno ai minimi dal 2003. Anche i futures sugli indici statunitensi si muovono in negativo e perdono in media il 2,5%. Sarà una settimana importante per capire gli impatti della crisi sull’economia. Domani l’indice Pmi di Giappone, Eurozona, Francia, Germania e Regno Unito darà una prima indicazione degli impatti sull’economia della crisi. Giovedì gli Stati Uniti pubblicheranno il tasso di disoccupazione e venerdì toccherà all’Italia, con il dato Istat sulla fiducia dei consumatori a marzo.

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