VIRUS IN CINA
Covid, allarme focolaio a Shanghai: test di massa in aeroporto e per la prima volta scene di caos
di Guido Santevecchi
È arrivato il freddo invernale anche in Cina e le autorità sanitarie temono che i sintomi di raffreddore e influenza possano nascondere quelli del più pericoloso coronavirus. Due grandi città sono finite sotto osservazione: Shanghai e Tianjin. A Shanghai sono stati individuati sette casi di trasmissione locale del Covid-19. I contagi sono circoscritti tra il personale della zona cargo dell’aeroporto internazionale di Pudong (uno dei due scali della megalopoli). Domenica è partito l’ordine di sottoporre a tampone tutto il personale: 17 mila addetti all’area cargo sono stati incanalati verso la zona di controllo, in un parcheggio sotterraneo. Circa 200 voli sono stati dirottati.
Contagio importato
Sui social network sono circolate immagini di caos, con personale sanitario in tuta protettiva impegnato a tenere a bada la colonna in attesa del tampone. Tre comunità residenziali nella zona di Pudong sono state messe in lockdown. L’amministrazione di Shanghai sostiene che il tipo di coronavirus rilevato nei contagi all’aeroporto è «di tipo nordamericano». Da mesi la Cina sostiene di aver bloccato la circolazione interna del Covid-19 e indica come fonte di contagio «l’importazione». Secondo i dati ufficiali in Cina sono stati riscontrati 86.442 casi di Covid-19 e 4.634 morti dallo scorso gennaio.