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21 settembre 2021 - 18:49

Kristen Lowery, attivista No vax e madre di quattro figli, muore di Covid a 40 anni

di Elisa Messina

Sui social Kristen Lowery amava etichettarsi «libera pensatrice», «smascherata» e «senza museruola» per ribadire la sua opposizione non solo ai vaccini e a ogni restrizione anti covid ma anche alle mascherine come strumento utile per limitare la diffusione del virus. Ma il 15 settembre Lowery, da Escalon, California, madre di quattro bambini, ha perso la sua personale battaglia contro il covid.
Della morte «inaspettata» della donna dà notizia in primis, un sito di raccolta fondi, GoFundMe a cui i familiari hanno affidato il compito di raccogliere contributi per le spese del suo funerale.

Lowey partecipava a manifestazioni e campagne no vax nel suo territorio e definiva il suo credo attraverso i social: in una foto postata su Facebook durante un raduno indossava una maglietta con la scritta «ex pro vaccini, mi fidavo di loro, mai più». Nel suo status si proclamava «una mamma per la libertà».

Poi è arrivato il virus, quello di cui lei, assieme a decine di milioni di americani, sottovalutava la pericolosità e contro il quale considerava inutile proteggersi. All’inizio di settembre, sua sorella Cassie scriveva su Facebook: «Kristen è in ospedale a lottare per la sua vita contro il Covid e la polmonite. Per favore, non arrenderti». Aggiungendo poi che non si trattava di un post “politico” e che non era interessata a sentire le opinioni di qualcuno sui vaccini.

La scorsa settimana, la conferma della morte. Quasi subito la sua pagina Facebook è stata trasformata in privata per evitare che risultassero visibili i commenti degli estranei. Soprattutto quelli relativi al suo rifiuto di vaccinarsi e di proteggersi dal virus. Ma alcune schermate da Facebook erano state già catturate e pubblicate su Reddit, come quella di un utente che, semplicemente, diceva: «Perché le persone non capiscono l’importanza dei vaccini per tutti?».

Ora di Kristen Lowery sappiamo quello solo che di lei hanno voluto scrivere i suoi familiari su GoFundMe, ovvero che era una «donna bella e straordinaria, ma soprattutto è stata una madre fenomenale che ha sempre, sempre messo i suoi figli al primo posto», che «viveva per i suoi figli (Tayden, McKenna, Ella e Ryenn) e amava essere la loro madre più di ogni altra cosa».

Il caso di Kristen Lowery fa notizia per l’attivismo social della donna e per la sua giovane età, ma si somma a quello di altre migliaia di persone contagiate che, ogni giorno, negli Usa, finiscono in ospedale nonostante la massiccia campagna di vaccinazione. La stragrande maggioranza dei ricoveri e dei decessi per Covid-19 riguarda, infatti, le persone non vaccinate, ovvero circa 80 milioni di americani, che si oppongono ideologicamente ai vaccini e alle restrizioni, come Kristen Lowery, o semplicemente hanno paura (da Our world in data). Un numero impressionante. Una massa per nulla silenziosa, la cui voce è alimentata e amplificata da organi di informazione di area spesso ultra conservatrice.

Secondo la Johns Hopkins University, negli Stati Uniti sono morte di Covid-19 più di 627.000 persone dall’ inizio della pandemia. Gli americani che hanno completato il ciclo vaccinale 182 milioni, apparentemente moltissimi. In realtà, si tratta solo del 55% della popolazione vaccinabile.

Con una media di 150mila contagi al giorno, un numero di decessi sempre a quattro cifre, il presidente Biden ha annunciato, due settimane fa, di voler introdurre l’obbligo vaccinale per i dipendenti del governo federale, per quelli degli appaltatori dell’Amministrazione, per il personale sanitario e alcune categorie di docenti scolastici. Non sarà impresa facile in un paese dove la contestazione ideologica di massa a vaccini e mascherine conta milioni di sostenitori.