14 novembre 2018 - 16:46

Leu si scioglie: Liberi e uguali, l’alleanza tra Sel ed ex Pd che credeva di guidare la sinistra

Da tempo avevano già preso le distanze Laura Boldrini e Pippo Civati. Il leader Pietro Grasso aveva cercato di continuare l’attività. Ma la sconfitta alle Politiche aveva bruciato

di Franco Stefanoni

Pietro Grasso (Ansa) Pietro Grasso (Ansa)
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Verso lo scioglimento Liberi e uguali, formazione politica costituita a fine 2017, sotto la guida di Laura Boldrini e Pietro Grasso. L’alleanza si ispirava al leader laburista britannico Jeremy Corbyn e alla sua “riscoperta” di una serie di slogan e di valori della sinistra tradizionale. Leu in primo luogo aveva raccolto gli esponenti del Pd che dopo un lungo travaglio si erano inizialmente staccati dal partito in polemica con l’allora segretario Matteo Renzi, per formare Mdp. Leu, in chiave elettorale (il 4 marzo si sarebbero svolte le Politiche), aveva aggregato anche Possibile di Pippo Civati e Sinistra italiana di Nicola Fratoianni. La formazione guidata da Grasso alle Politiche aveva racimolato appena il 3,3% dei voti. Successivamente Civati se ne era allontanato e la Boldrini aveva cominciato a congedarsi dal partito da lei pensato e creato con il collega Grasso, fino ad arrivare ad annunciare l’intenzione di formare una lista progressista ed europeista in grado di accorpare sotto un unico soggetto elettorale sigle, delusi e fuggiaschi della sinistra. Il 19 luglio è stata eletta presidente onoraria del movimento politico “Futura” (il cui principale animatore però è un ex Sel, Marco Furfaro). Mdp aveva già annunciato la sua fuoriuscita da Liberi e uguali. «Vogliamo rimetterci in discussione in un campo nuovo», hanno scritto i coordinatori del partito guidati dal segretario Roberto Speranza. Quest’ultimo, insieme tra gli altri a Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema, era stato un fondatore e un promotore di Mdp, ma ora l’ipotesi è che ci sia intenzione di valutare un riavvicinamento al Partito democratico. Quanto a Sinistra italiana, una strada ora potrebbe essere quella di un avvicinamento con Luigi de Magistris, sindaco di Napoli. Anche Stefano Fassina, che tra la fine di agosto e l’inizio di settembre ha fondato “Patria e costituzione”, un movimento politico di sinistra radicale e “sovranista”, fortemente euroscettico al punto da essere su certi temi vicino all’attuale governo, aveva preso le distanze da Leu. Grazie a una deroga, alla Camera i 14 deputati di Leu erano riusciti a formare un gruppo autonomo. I senatori invece sono quattro.

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