8 maggio 2020 - 09:15

Coronavirus, molti morti nella Svezia senza lockdown. «Siamo stupiti»

Il Paese non ha dati confortanti rispetto ai vicini scandinavi, più vittime e più contagiati e anche l’economia non va così bene, ma niente marcia indietro: «Si vedrà»

di Silvia Turin

Coronavirus, molti morti nella Svezia senza lockdown.  «Siamo stupiti»
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La Svezia traccia un primo bilancio della sua strategia di rinunciare al lockdown per cercare di convivere con il virus e arrivare senza traumi all’immunità di gregge (le cui motivazioni, epidemiologiche e storiche, sono state spiegate qui).

TABELLA 1 (fonte OurWorldInData) TABELLA 1 (fonte OurWorldInData)

I dati

Facendo il confronto con i Paesi nordici vicini, il dato svedese peggiora in ogni ambito: il numero di morti (vedi sopra Tabella 1, ndr) ha raggiunto 2.941 su 23.918 casi, ma se lo rapportiamo alla popolazione e lo confrontiamo con il dato di Finlandia, Norvegia e Danimarca vediamo come in Svezia i morti siano moltissimi.
Il numero di casi (Tabelle 2 e 3 sotto,ndr) anche è il più alto per popolazione rispetto agli altri paesi e non è dovuto al numero di tamponi fatti, anzi, la Svezia fa meno test di tutti, quindi il numero di casi potrebbe essere molto più alto.

TABELLA 2 (fonte OurWorldInData) TABELLA 2 (fonte OurWorldInData)

Troppi morti

Di recente Anders Tegnell, l’epidemiologo a capo dell’Agenzia di sanità pubblica svedese, ha dichiarato che l’elevato bilancio delle vittime del paese «è stato davvero una sorpresa, devo dire che non avevamo calcolato un così alto numero di morti». Lo “stupore” è dovuto ai molti decessi nelle case di cura, dove le visite dei parenti erano state vietate (una delle poche restrizioni del Paese): «È molto difficile tenere la malattia lontano da lì. Anche se stiamo facendo del nostro meglio, ovviamente non è abbastanza. Pensavamo che le nostre case per anziani sarebbero riuscite ad evitare i contagi», avrebbe confessato. Tegnell ha però anche detto che la strategia della Svezia ha dato buoni risultati.

TABELLA 3 (fonte OurWorldInData) TABELLA 3 (fonte OurWorldInData)

Imprese giù

In realtà ci sarebbero altre cattive notizie per il Paese nordico: molte persone hanno deciso di rimanere a casa comunque, la mobilità è solo leggermente superiore infatti rispetto ad altri paesi scandinavi (vedi tabella 4, ndr), meno 18% contro il 28% (come si vede nel grafico compilato dall’analista Tomas Pueyo).
E anche i mercati non vanno così bene. L’indice azionario principale svedese (vedi tabella 5, ndr) è messo peggio (a fine aprile -19%) di quelli di Norvegia e Danimarca (rispettivamente -9% e -6%) e più vicino a quello finlandese (-24%). Una strategia che per ora non ha premiato quindi la salute né le imprese.

TABELLA 4 (fonte Tomas Pueyo) TABELLA 4 (fonte Tomas Pueyo)

Confronti

La strategia di mitigazione dolce finora seguita, basata più sulla persuasione che non sui divieti, ha portato a tenere locali, scuole (quelle per bambini piccoli) e uffici aperti. Con solo raccomandazioni di non fare visite ai genitori anziani e divieto a raduni e ingressi nelle case di cura. Nella tabella 6, vediamo il confronto con gli altri Paesi scandinavi, dove tutto viene chiuso (tranne alcuni locali in Norvegia). La Danimarca in particolare è stata tra le prime in Europa a chiudere confini, negozi, scuole e ristoranti e a vietare grandi raduni. Il tasso di mortalità in Svezia è aumentato significativamente raggiungendo 291 persone ogni milione di persone, la Danimarca 87, la Finlandia 45 e la Norvegia 38. Danimarca e Norvegia hanno allentato i blocchi su scuole e negozi. La Finlandia ha esteso le sue restrizioni fino al 13 maggio.

TABELLA 5 (fonte Tomas Pueyo) TABELLA 5 (fonte Tomas Pueyo)

«Non cerchiamo immunità di gregge»

Lena Hallengren, ministro svedese per la salute e gli affari sociali, ha dichiarato alla CNN: «Non esiste una strategia per arrivare all’immunità del gregge. La Svezia condivide gli stessi obiettivi di tutti gli altri paesi: salvare vite umane e proteggere la salute pubblica». Jan Albert, professore presso il Dipartimento di Microbiologia tumore e biologia cellulare presso il Karolinska Institutet, ha detto alla CNN: «È chiaro che la Svezia ha avuto più morti rispetto a molti altri paesi europei, ma i blocchi più rigidi servono solo ad appiattire la curva e appiattire la curva non significa che i casi scompaiano, sono solo spostati nel tempo. E fintanto che il sistema sanitario sarà in grado di far fronte e dare una buona assistenza a coloro che necessitano di cure, non è detto che avere molti casi in un secondo momento sia meglio».

TABELLA 6 (fonte CNN) TABELLA 6 (fonte CNN)

Percentuale di contagiati

In Svezia pensano di aver passato il picco ma non è ancora dimostrato e quanto all’immunità di gregge, stimata al raggiungimento di circa il 60% della popolazione totale infettata, i valori sono lontanissimi anche negli epicentri peggiori e quindi anche in Svezia per ora. Forse solo in Val Seriana si è raggiunta questa prevalenza, in altre zone si parla al massimo del 10%. Il bilancio della primissima fase della campagna di screening con i test sierologici in Lombardia racconta infatti che tra le persone che sono appena state (o sono) in quarantena a Milano (oltre 9 mila), solo il 40 per cento ha effettivamente contratto il coronavirus.

(Qui sotto tutte le tabelle raccolte)

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