Ferrari, che succede? Anche Mekies verso l’addio. I motivi delle tensioni fra Vasseur e l’ad Vigna

di Daniele Sparisci e Giorgio Terruzzi

L’avvio di Mondiale complicato, anche il racing director pronto a lasciare. Il nodo dei tecnici in scadenza: nessuna certezza nemmeno sul futuro di Cardile

Ferrari, che succede? Anche Mekies verso l’addio. I motivi delle tensioni fra Vasseur e l’ad Vigna

Una battuta cattiva circola negli ambienti inglesi della F1: «Vasseur comincia a capire perché nessuno voleva andare a dirigere la Ferrari». Il francese pochi giorni fa ha tenuto la sua prima adunata generale davanti ai dipendenti, li ha invitati a restare uniti e a non farsi scoraggiare dal difficile avvio di stagione. Sono diversi i problemi che agitano la squadra, alle prese con profondi cambiamenti.

Il primo riguarda il fronte tecnico. Perché gli ottimi dati di simulatore e galleria del vento sono stati smentiti al primo esame della pista, in Bahrein? Escludendo errori di calcolo — gli strumenti sono stati completamente aggiornati di recente — la spiegazione è che si sia creato un vuoto tecnico nella transizione da Binotto a Vasseur. L’ex boss dell’Alfa si è insediato il 9 gennaio, ha incontrato poche volte i responsabili dei vari reparti (telaio, aerodinamica, motore) prima della delibera finale della monoposto e della presentazione del 14 febbraio . Lasciando agli ingegneri il compito di portare avanti il loro programma secondo quanto stabilito in precedenza. Un atteggiamento dettato dal pochissimo tempo di adattamento alla nuova carica, dalla mancanza di esperienza in aziende di grandi dimensioni, e da una filosofia manageriale ispirata dall’ad Benedetto Vigna, il quale esige persone in grado di assumersi le proprie responsabilità.

Pochi mesi dopo la sua nomina, alla fine 2021, il fisico lucano ha riorganizzato la parte industriale tagliando teste eccellenti. Come quella del supertecnico Michael Leiters, che nel frattempo ha traslocato a tempo di record alla McLaren (ad della divisione auto stradali) portandosi dietro tanti segreti. Lo stesso sta succedendo ora nel reparto corse. Di fronte a questo clima di incertezza e paura diverse prime e seconde linee si sono guardate intorno, le dimissioni di David Sanchez (destinazione McLaren) lasciano un vuoto nell’immediato e nel futuro, con il progetto 2024 in partenza a breve e un Mondiale 2023 da raddrizzare.

L’anno prossimo andranno in scadenza diversi contratti, fra i quali quello di Enrico Cardile, che fa le veci di direttore tecnico. Nessuno per ora ha ricevuto rassicurazioni. E visto che per passare da un team a un altro serve un periodo di riposo forzato, altri addii sono quasi certi. Con qualche ritorno, forse, Simone Resta, dalla Haas.

desc img
Laurent Mekies, Racing Director della Ferrari (Afp)

C’è il caso di Laurent Mekies, confermato come racing director, numero due, ma con deleghe più ristrette rispetto alla sua passata esperienza da vice-Binotto. L’ingegnere ex Fia avrebbe raggiunto un accordo per passare alla Formula 1, al fianco di Stefano Domenicali. Vasseur però ha posto un veto, la situazione è in stallo. L’altro nodo riguarda la relazione fra Vigna e Vasseur, la cui tenuta è stata minata da alcuni episodi. Non è piaciuta la decisione del team principal Ferrari di volare verso i test del Bahrein insieme al capo della Mercedes Toto Wolff, amico di vecchia data. Ma non solo.

Quando Vasseur ha proposto di portare un nuovo sponsor alla Scuderia è stato fermato, il suo campo d’azione in quest’area è limitato e lui vorrebbe espanderlo. Quanto a Leclerc la sua insoddisfazione è evidente, ma si è esposto per avere Vasseur, ha un contratto fino al 2024 e anche se volesse cambiare aria dove potrebbe andare? Fra i top team la Mercedes è messa peggio della Ferrari.

Pur avendo un’enorme pressione addosso, Vasseur si trova in una posizione di forza, sapendo che i vertici del Cavallino non possono permettersi l’ennesimo cambio di team principal. Ma deve risolvere una grossa quantità di grane, a cominciare da una monoposto fragile e mangia-gomme. Da sistemare subito. Per la corsa del prossimo weekend fra i muri in Arabia Saudita, dove se non sei a posto con assetti e fiducia rischi grosso

12 marzo 2023 (modifica il 12 marzo 2023 | 07:14)