Da stasera abbiamo una certezza in meno: Pietro Mennea non è più l’azzurro più veloce della storia nei 100 metri. Sì, è successo. È accaduto a Madrid. Quel fenomeno di Filippo Tortu ha abbattuto il muro dei sogni ed è entrato in un’altra dimensione. Mai nessun italiano aveva corso la gara-regina sotto i 10 secondi, nemmeno il leggendario Pietro. C’è riuscito stasera il 20enne fenomeno brianzolo con uno sbalorditivo 9”99 (+0.2) che riscrive non soltanto la storia dell’atletica ma di tutto lo sport italiano. Crolla una barriera che sembrava inarrivabile, il mitico 10”01 stabilito da Mennea a Città del Messico nel 1979. Un ritornello. Un risultato che gli appassionati di atletica, ma non solo, hanno ripetuto per decenni, magari meno nobile del 19”72 sui 200 ma pur sempre intoccabile, quasi sacro. L’ha frantumato il giovanotto con la faccia pulita che stasera diventa a tutti gli effetti il suo erede. In Spagna, Tortu è stato battuto soltanto dal cinese Bingtian Su (9”91).
TERZO BIANCO — Si sfrecciava sul rettilineo opposto a quello principale, chiuso per lavori di adeguamento. E un’ora prima aveva pure corso la batteria in 10”04 (-0.1). Il campione europeo juniores è diventato così il terzo bianco europeo dello storia a scendere sotto la soglia dell’eccellenza, dopo il francese Christophe Lemaitre (9”98 nel 2010, poi progressi fino a 9”92) e il turco di origine azera Ramil Guliyev (9”97 nella scorsa stagione). È un altro netto miglioramento dopo il 10”03 di Savona del 23 maggio, fino a stasera migliore prestazione di sempre a livello del mare, e il 10”04 del Golden Gala di Roma il 31 maggio. Seguito a Madrid da papà-coach Salvino e da tutta la famiglia, quella di Tortu consolida anche la terza prestazione europea assoluta dell’anno dietro al 9”91 di Zharnel Hughes e al 9”92, nella stagione degli Europei di Berlino.
Il velocista sardo, 20 anniIl velocista sardo, 20 anni
Il velocista sardo, 20 anni
Il velocista sardo, 20 anni
JUVE E UNIVERSITA’ — Tifosissimo della Juve, studente di economia alla Luiss, una passione per i film di Christian De Sica e per la musica di Lucio Battisti, Pippo Tortu non ne sta sbagliando una. La gestione tecnica del papà ex velocista Salvino, fin qui, è stata impeccabile, ponderata e intelligente. E adesso si spalancano possibilità infinite per il ricciolino che ha spazzato via annate col fiatone per lo sprint azzurro. Il prossimo impegno sarà quello dei Giochi del Mediterraneo di Tarragona, la prossima settimana, primo test con la staffetta 4x100 che proverà a contendere l’oro europeo a Gran Bretagna e Francia. Ma è proprio a Berlino, nella rassegna continentale di agosto, che Tortu potrebbe coronare una stagione indimenticabile. Con questo tempo, nulla gli è precluso nei 100 metri dell’Olympiastadion, nemmeno la medaglia più preziosa. E se va così forte sui 100, è destinato a frantumare anche il suo limite sui 200 che per ora è il 20”34 del Golden Gala 2017.
GIOIA INDESCRIVIBILE — “Sono veramente contentissimo, è quasi indescrivibile la gioia - le prime parole di Tortu dopo lo show di Madrid - Sapevo di potercela fare, ma per me il record di Mennea è sempre rimasto un sogno da quando ero bambino e adesso sono veramente felice. Devo ringraziare tutti quelli che sono venuti qui, che ci credevano forse anche più di me. L’obiettivo della stagione restano gli Europei, adesso non penso al tempo che ho fatto e mi concentro su Berlino. E facciamo il tifo per Fabrizio Donato!”
TAMBERI&TROST — E se dalla Spagna rimbomba anche il 44”69 di Bruno Hortelano nei 400, record spagnolo dopo 29 anni, dalla Germania non ci si può esaltare per le prove di Gianmarco Tamberi e Alessia Trost al meeting di Buhl. Gimbo ha aperto la stagione outdoor con 2.20 e tre errori a 2.23, la sua compagna di allenamento ad Ancona con papà Marco Tamberi ha pareggiato lo stagionale di 1.90 e ha sbagliato tre tentativi a 1.93. Più incoraggiante il rientro di Sonia Malavisi nell’asta con 4.36 ad Atene.