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Tour nel caos, contadini bloccano la tappa. Polizia usa lacrimogeni

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Un agente spara gas urticante verso i manifestanti. Afp

Al km 29 della sedicesima tappa la corsa è stata fermata dalla protesta dei contadini della regione della Piege, che hanno messo balle di paglia sulla strada. La gendarmeria lancia lacrimogeni e spray al peperoncino, una decina di corridori richiedono cure mediche per gli effetti: tra loro, la maglia gialla Thomas e il campione del mondo Sagan

Lacrimogeni e botte, cose mai viste al Tour

Incredibile al Tour de France, che oggi ha vissuto momenti di autentica guerriglia sulla strada. Al km 29 della sedicesima tappa, Carcassonne-Bagneres de Luchon, prima giornata pirenaica con i Gpm di Portet d'Aspet (qui morì Fabio Casartelli nel 1995), Menté e Portillon, 218 km, il Tour è stato fermato dalla protesta dei contadini che hanno messo balle di paglia sulla strada. La polizia non ha usato mezze misure per disperdere la ventina di manifestanti, e le fotografie sono emblematiche. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni e gas al peperoncino per disperderli, provocando problemi respiratori e di lacrimazione degli occhi ai corridori. Coinvolti una decina di ciclisti, che sono stati trattati dal servizio medico del Tour: tra loro, la maglia gialla Thomas, il campione del mondo Sagan, Phinney, Demare, Haussler, Colbrelli, Fraile, Sutherland e Martinez. Ma anche Froome si è visto versarsi gocce di collirio negli occhi. La gara è rimasta bloccata per circa un quarto d’ora: c’è stato un tratto di neutralizzazione di nove chilometri, e poi è stata data nuovamente la partenza.
i motivi — La protesta è avvenuta nella regione della Piege, un piccolo territorio agricolo nel Dipartimento dell’Aude, a ovest di Carcassonne. Siamo nella zona che storicamente ha accolto i Catari, seguaci dell’eresia che intorno al 1200 chiedeva un ritorno ai valori autentici del Cristianesimo e venne schiacciata poi nel sangue dalla Chiesa di Roma con la famosa crociata contro gli Albigesi: decine di migliaia di morti. I contadini che oggi hanno manifestato alzavano cartelli con la scritta “Per la vita della Piege”: si riferiscono ai sussidi statali che hanno sempre sostenuto l’economia agricola di queste zone ai margini della Francia e che il governo di Parigi vuole cancellare.
foto — Si sono viste immagini inconciliabili con una manifestazione sportiva: i gendarmi hanno sparato spray urticanti contro persone inermi a terra, contro i volti dei manifestanti. Persone prese per le gambe e trascinate via dalla strada, gendarmi che allontano greggi di pecore e montoni che, nelle intenzioni dei manifestanti, dovevano essere utilizzati per occupare la sede stradale. Brutte, bruttissime immagini.
Luca GialanellaCiro Scognamiglio
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