Rubriche

Terzo appuntamento con la Rubrica di Scacchi

di Ottavio Luigini*

Un saluto a tutti i lettori. Siamo giunti al terzo appuntamento di questa rubrica e oggi parleremo di un personaggio abbastanza controverso della storia degli Scacchi: Howard Staunton. Staunton nasce nel 1810 e comincia a giocare ad un’età avanzata per gli scacchi, a 26 anni. Nonostante ciò i progressi sono immediati e nel giro di pochi anni batte tutti i migliori giocatori inglesi divenendo l’incontrastato numero uno del suo paese. Non resta che confrontarsi con colui che al Café de la Régence ha preso il posto di La Bourdonnais, essendone l’allievo, ovvero Pierre De Saint Amant. Lo scontro tra le due superpotenze scacchistiche dell’epoca, la Francia e l’Inghilterra, questa volta porrà fine al dominio transalpino che si protraeva sin dall’epoca di Philidor e permetterà a Staunton di sedere saldamente sul trono degli scacchi per tutti gli anni ’40 dell’Ottocento fino al torneo di Londra 1851. Il match si svolge nel Novembre del 1843 al Café de la Régence e vede immediatamente una partenza sprint di Staunton che, alla fine, conclude con 11 vinte, 6 perse e 4 patte. Questo match ufficiale è l’ennesimo vinto da Staunton che negli anni successivi batte altri giocatori di vertice come Bernard Horwitz e Daniel Harrwitz (futuro avversario di Morphy).

Una caratteristica di questi primi match era l’estrema lunghezza delle partite che, come riporta Kasparov nella sua monumentale opera in 5 volumi “I miei grandi predecessori”, potevano durare anche 9 ore. Altri avversari da lui battuti sno Cochrane, Mongredien, Jaenisch, Williams, praticamente i migliori giocatori dell’epoca. La fine del regno di Staunton sarà segnato da quello che è il primo torneo della storia degli scacchi, torneo da lui stesso organizzato con la finalità di stabilire chi era il più forte giocatore d’Europa (ovvero de mondo): il Torneo di Londra del 1851.

Nelle sue intenzioni, questo torneo avrebbe dovuto stabilire definitivamente la sua supremazia sugli altri, ma le cose andarono diversamente dal previsto. A vincere fu Adolf Anderssen, professore di matematica tedesco, che prevalse abbastanza nettamente sugli altri avversari e, di lì in poi, fatta eccezione per la “parentesi” Morphy, prese il posto di Staunton nello scenario scacchistico mondiale. Staunton, come previsto, non accettò il verdetto e continuò a reclamare anche in seguito una sua presunta superiorità sugli altri, ma la storia degli scacchi da quel fatidico torneo prese un’altra strada. Parlando del personaggio Staunton, bisogna dire che, nonostante il suo carattere spigoloso, egli ha dato molto alla storia degli scacchi pubblicando libri e curando riviste, svolgendo ricerca in ambito delle aperture, inventando una nuova linea di scacchi da torneo che tutt’oggi si chiamano “Staunton” e sono i più diffusi.

Dal punto di vista del gioco possiamo dire che Staunton è stato uno dei primissimi giocatori posizionali, preferendo uno sviluppo degli eventi abbastanza lento e tarpando le ali alle velleità romantiche dei propri avversari, battendoli facendo leva su un’ottima tecnica. Fischer esprime un’opinione lusinghiera su questo campione e Kasparov, nella sua opera, non aggiunge altro, avallando tacitamente l’opinione del suo illustre predecessore. Il vero limite di Staunton, come accennavo sopra, era il suo carattere altezzoso e borioso che ricorda un po’ quello che sarà, 50 anni più tardi, il dott. Tarrasch.

Presentiamo ora qualche partita di Staunton.

La prima è una partita giocata e Londra nel 1845 contro Bernhard Horwitz, forte giocatore tedesco col quale Staunton giocherà e vincerà col netto punteggio di 15,5 – 8,5 un match nel 1846. In questa partita, Staunton cede un pedone in apertura per avere una maggiore manovrabilità dei suoi pezzi ed Horwitz va in vantaggio dopo che l’avversario perde qualche occasione. Tuttavia il tedesco cincischia un po’ con i propri pezzi sottovalutando l’attacco che Staunton sta preparando sull’ala di re e, dopo aver ceduto il centro al Nero, la frittata è fatta. La combinazione finale di Staunton  è bella e di grande effetto. Vediamo la partita:

 Horwitz – Staunton

Londra 1845

1) e4, e5; 2) Cf3, Cc6; 3) Ac4, Ac5; 4) c3, Cf6; 5) d3, d5; 6) e:d5, C:d5; 7) b4, Ab6; 8) b5, Cce7; 9) Ce5, 0-0; 10) Ab2, Ae6 Occazione persa per Staunton. 10… Cg6; 11) Te8+ Rd2; 12) Dg5+ avrebbero prodotto una posizione devastante per il Bianco. Da qui in poi Horwitz tira un sospiro di sollievo e acquisisce un certo vantaggio posizionale; 11) 0-0, Rh8?! Una perdita di tempo non necessaria; 12) a4, f6; 13) Cf3, Cg6; 14) Aa3?! Non è una buona diagonale per l’Alfiere Bianco o, per lo meno, era meglio prima completare lo sviluppo giocando subito Cbd2, Te8; 15) Db3, Cgf4; 16) Ta2?!, a6 Mossa non necessaria ma che comunque mantiene una certa pressione sul Bianco aprendo un altro fronte di gioco. Dal punto di vista stilistico, invece, è un tratto interessante perchè caratterizza lo stile di Staunton da quello degli altri giocatori coevi. L’inglese non cerca ossessivamente mosse di rottura ad ogni costo ma costruisce la vittoria con calma; 17) b:a6, b:a6; 18) Ac1, Tb8; 19) Dc2, Ag4!; 20) A:d5? L’errore decisivo: si cede il centro e si permette al Nero una centralizzazione ottimale della Donna, Ce2+; 21) Rh1, D:d5; 22) c4?,

Posizione dopo 22) c4

D:f3!; 23) h3, A:f2; 24) Cd2, Cg3+; 25) Rh2, Df4; 26) T:f2, Cf1+; 27) Rg1, Dh2+; 28) R:f1, Dh1 scacco matto

Passiamo ora alla seconda partita. Questa partita è stata giocata contro il francese Daniel Harrwitz  durante il match vinto da Staunton nello stesso anno (il 1846) nel quale ha battuto Horwitz. Il punteggio finale dovrebbe essere, nonostante la discordanza delle fonti, di 12,5 a 9,5. Tale punteggio è riportato da Kasparov il quale specifica anche che, in numerose partite dei due match sostenuti nel 1846, Staunton concesse il vantaggio di un pedone. Altre fonti reperibili sul web, quali chessgames.com e chessmetrics.com, riportano invece un punteggio di 7 a 0 a favore di Staunton. La presente partita non è esente da inaccuratezze e il vantaggio passa spesso dall’uno all’altro contendente, ma dimostra come Staunton avesse una tecnica migliore degli avversari e un sangue freddo superiore che gli permetteva di cavarsela anche nelle situazioni peggiori.

 Harrwitz – Staunton

Londra 1846, match

1) e4, e5; 2) Cf3, Cc6; 3) Ac4, Ac5; 4) c3, Cf6; 5) d4, e:d4; 6) c:d4, Ab4+; 7) Cc3, d6; 8) h3, h6; 9) 0-0, 0-0; 10) Ab3, Ce7; 11) Ch4?!, Rh8?!; Qui c’è da sottolineare il fatto che la teoria delle aperture era agli albori e molti principi riguardanti questa fase della partita ancora non erano stati fissati definitivamente. Capita, quindi, spesso, nelle partite di questo periodo, di assistere a delle perdite di tempo come quelle del testo. E’ chiaro che il cavallo in h4 non ci sta bene e il Nero avrebbe potuto benissimo risparmiarsi di spostare il proprio Re in h8 visto che non c’erano minacce immediate nè future. 12) Rh2?! Stesso discorso per questa mossa, Cc6; 13) Cf3, De7; 14) d5, Ce5; 15) C:e5, d:e5 Una ripresa un po’ goffa ma non è un errore. Migliore era la ripresa di Donna; 16) De2, Ac5; 17) f4?, Cg4+!; 18) Rg3? Mossa inspiegabile, e:f4; 19) A:f4, Ce5; 20) Dh5, Cg6; 21) e5, Te8; 22) d6, c:d6; 23) Cd5, C:f4!; 24) T:f4, De5; 25) D:e5, d:e5; 26) T:f7, e4 era migliore 26)…Ae6 con buon vantaggio de Nero; 27) Cc7, Ad6+; 28) Rf2, A:c7; 29) T:c7, Tb8 Il Bianco ha pareggiato il gioco ma alcune mosse imprecise vanificheranno gli sforzi fin qui fatti; 30) g4, a5; 31) Re3, Ae6; 32) Tf1, A:b3, 33) a:b3,Tbd8, 34) T:b7? Era assolutamente necessaria 33) Tff7, Td3+; 35) Re2; T:h3!; 36) Tff7, Tc8; 37) T:g7, Tc2+; Rd1; 38) Tf2 e il Bianco abbandona

Harrwitz – Staunton, posizione finale

Dopo il torneo di Londra del 1851, Staunton diraderà sempre di più la sua presenza nell’agone scacchistico fino a rimanere praticamente inattivo, tant’è che al momento dello sbarco in Europa di Morphy, appositamente venuto per sfidare Staunton, il campione inglese non partecipava più alle competizioni da almeno 6 anni. Staunton, ritiratosi dall’attività agonistica, continuerà a curare la pubblicazione di riviste e libri ad argomento scacchistico ma anche quelli riguardanti l’altra sua attività, ovvero quella di studioso shakespeariano. Muore a Londra nel 1874.

Per quanto riguarda l’attualità, l’ultimo periodo è stato abbastanza ricco di avvenimenti. Dal 12 al 24 Maggio, si è svolto a Giacovizza, in Kossovo, il Campionato Europeo Individiale. Ai nastri di partenza i migliori giocatori continentali e i migliori italiani ovvero Codenotti, Brunello, Vocaturo, Dvirnyy, Godena, Basso e Valsecchi. Ha vinto il russo Ernesto Inarkiev con 9/11 seguito dal lituano Kovalenko a 8,5 e, in terza posizione, un gruppetto di giocatori composto da Jobava, Navara e Vallejo Pons.

Primo degli italiani è stato Marco Codenotti che ha terminato con un buon 7/11. Troviamo, poi, Brunello a 6,5 punti mentre nel gruppo a 6 troviamo Vocaturo, Godena e Moroni.Rimarchevole la vittoria di Codenotti su Fedoseev, fortissimo GM russo. In questa partita il nostro giocatore ha affrontato l’italiana del russo (sistema di gioco ormai rarissimo un po’ a quasi tutti i livelli) ed ha dimostrato autentici nervi d’acciaio lasciando che l’avversario si scoprisse nel tentativo di forzare la vittoria. L’apertura delle linee sul lato di donna ha favorito il Nero e il Bianco, trovatosi con un pedone in meno, ha commesso un erroraccio finale permettendo alle torri nemiche di entrare con matto imparabile. Di fronte a queste minacce, Fedoseev ha abbandonato.

Vediamoci la partita:

Fedoseev – Codenotti

Campionato Europeo Individuale 2016

1) e4, e5; 2) Cf3, Cc6; 3) Ac4, Ac5; 4) c3, Cf6; 5) d3, d6; 6) 0-0, Ab6; 7) a4, h6; 8) Ca3, 0-0; 9) Ab3, a5; 10) Te1, Te8; 11) h3, Ae6; 12) Cc4, Ae7; 13) Ac2, A:c4; 14) d:c4, Ch5; 15) Rf1, Cf4; 16) Cg1, Df6; 17) Df3, Ch5; 18) D:f6, C:f6; 19) g3, h5; 20) Cf3, g6; 21) Rg2, Rg7; 22) Ad2, Ab6; 23) Tad1, Cd7; 24) b4, a:b4; 25) c:b4, Cd4; 26) C:d4, A:d4; 27) a5, b6; 28) Aa4, Ted8; 29) Ac6, Ta4; 30) Tb1, Cb8; 31) Ab5, Tc8; 32) f4, b:a5; 33) b:a5, c6; 34)  Aa4, Cd7; 35) f5, Cc6; 36) Ad1, Cb7; 37) f:g6, f:g6; 38) Tf1, Tc7; 39) Ag5?, T:a5; 40) Af6+, Rh7; 41) g4, Ta2+; 42) Rh1, h:g4; 43) h:g4??, Rg8 e il Bianco abbandona.

Subito dopo il Campionato Europeo, a Shamkir, Azerbaijan, è cominciato il 25 Maggio per concludersi il 4 Giugno il Memorial Gashimov. Questo torneo è stato caratterizzato dalla presenza dello sfidante al titolo mondiale Karjakin che ha affrontato in un girone all’italiana Caruana, Giri, Eljanov, Harikrishna, Mamedyarov, Radjabov, Safarli, Hou e Mamedov.

Al primo posto sono arrivati a pari punti Caruana e Mamedyarov, con quest’ultimo che l’ha spuntata sull’americano per 2,5 – 1,5 allo spareggio blitz. Karjakin è giunto terzo mentre fanalino di coda è stata la Campionessa del Mondo Hou. Da questo torneo vediamo un paio di prestazioni interessanti cominciando con la partita Caruana – Radjabov. Una Siciliana variante Rossolimo molto bella, caratterizzata da arrocchi eterogenei e tentativi diretti di attacco sul Re avversario da parte di entrambi i giocatori. Vediamo il momento decisivo:

Caruana – Radjabov Shamkir 2016


In questa posizione il Bianco ha oramai acquisito un certo vantaggio, non fosse altro per il fatto che il pedone in c5 sta per cadere e l’attacco del Nero è letteralmente imbrigliato. C’è poi anche il fatto che i pezzi bianchi sono posizionati meglio ed hanno maggiore attività di quelli avversari. 
In questa situazione, il Nero, invece di rassegnarsi a perdere il pedone giocando Ab7, perde il senso della posizione e gioca 17)… Cd7 cui segue 18) C:d7, A:d7; 19) e5! E si ritrova con l’Alfiere in h8 letteralmente fuori gioco. Il seguito è stato estremamente interessante in quanto da questo momento in poi Caruana imbastisce un attacco magistrale sul monarca avversario. 19)… f5; 20) Ce2!, Ag7; 21) A:g7, R:g7; 22) h4!, f:g4; 23) h5, g:h5; 24) Cg3, Rh8; 25) C:h5, Te7; 26) Cf6, Ae8; 27) f5!, e:f5; 28) T:f5, (qui, come suggeriscono i software, forse era più diretta Dg5, ma T:f5 è sufficiente a vincere in poche mosse) Dc7; 29) Tg5, Tg7; 30) Th1, Ag6; 31) T:g4, Df7; 32) Rb1, c:b4; 33) Dd4, Af5; 34) e6, T:g4; 35) e:f7, T:d4; 36) Ce8 e il Nero abbandona.

 Dallo stesso torneo vediamo un coraggioso e obbligato sacrificio di cavallo sull’arrocco. A gioco corretto i motori sentenziano parità ma le varianti sono troppe e complicate anche per un forte GM e prima o poi qualcuno sbaglia. A sbagliare è il Nero, ovvero Pavel Eljanov, che perde contro Pentala Harikrishna in una 4 cavalli, apertura rara da vedere a questi livelli.

Vediamo il momento clou:

Harikrishna – Elianov Shamkir 2016

Il Bianco ha già ceduto due pedoni per attivare le proprie figure sul lato di Re minacciando un attacco diretto sul monarca nemico. Il Nero ha appena giocato la Donna in b5 attaccando contemporaneamente l’Alfiere bianco in b2 e la Donna in h5. Ovviamente il Bianco non può rassegnarsi a restare con due pedoni di meno senza un attacco come contropartita ed effettua una mossa buona anche se, a gioco corretto, non vincente ma semplicemente pattante: 21) C:f6+. A questa mossa segue 21)… g:f6; 22) e5! (interferenza), Rh8 Se 22)…D:b2 allora 23) g:f6, Dc3; 24) Dg4+, Cg5; 25) T:h6, De3+; 26) Rh1, Cd5; 27) h4, De4; 28) D:g5+, con gioco complicato e, forse, favorevole al Bianco non fosse altro per il fatto che il Re nero è al centro de ciclone; 23) Ac1Cg8; 24) Dg6, d:e5; 25) T:f6, Db1; 26) Tf1, e:d4? Fin qui Eljanov si era difeso bene. Ora, con questo errore, permette ad Harikrishna un cambio favorevole generale che lo lascerà con la Donna contro due Torri ma con la possibilità di guadagnare i pedoni avversari grazie ad una serie di scacchi assestati allo scoperto Re nero. Era necessario portare il Cavallo in d6. 27) A:h6, D:f1+; 28) R:f1, Cf:h6+; 29) Rg1, Tab8; 30) T:h6+, C:h6; 31) D:h6+, Rg8; 32) Dg6+, Rh8; 33) h3, d3; 34) Dh6+, Rg8; 35) D:a6, d:c2; 36) D:c4+, Rh8; 37) Dc3+, Rg8, 38) D:c2 vincendo dopo poche altre mosse.

 Tra le tante manifestazioni, segnaliamo anche il Campionato Russo a Squadre, svoltosi a Sochi da ll’1 all’11 Giugno, che ha visto la vittoria della compagine di San Pietroburgo, davanti a quella di Mosca con terza classificata la squadra di Novosibirsk. Molti nomi altisonanti hanno partecipato a questa competizione e ricordiamo Svidler, Kamsky, Kramnik, Dominguez Perez, Nepomniachtchi e tanti altri giocatori di rinomanza internazionale.

Da questo torneo prendiamo un finale giocato artisticamente da Kramnik.

Questa posizione si è verificata alla 45esima mossa della partita Kramnik – Sjugirov e costituisce un finale molto interessante. La posizione è più facile da giocare per il Nero a causa della migliore disposizione dei pezzi e del suo Re. Unico neo, il suo pedone arretrato in c7. Il Bianco decide di cambiare il suo Alfiere per il cavallo in d7 entrando in un finale di Cavalli per lui difficile. Prima di passare a vedere come è proseguita la partita, vediamo cosa sarebbe successo se il Bianco non avesse cambiato l’Alfiere ma avesse optato, ad esempio, per la spinta in a4, mossa suggerita dai sotware.

45) a4, Ce5; 46) Cc3 (qui si può giocare anche Ae8+), Cf3+; 47) Rg4, Cd2; 48) Ae8+, Rg6; 49) Ab5, Cd3; 50) Cd1, Ce5+; 51) Rf4, h5; 52) Cb2, Cg6+; 53) Rg3, Rf5; 54) Ae8, Rg5; 55) A:g6 (se  Ab5 segue 55)…Ch4; 56) Cd1, Cb1; 57) Rf2, Cf3; 58) Rg3, h4+ e il pedone in h3 prima o poi cadrà perchè, non appena il Nero cercherà di portare il proprio Re sul lato di donna via d7 e c8, il Bianco dovrà fare altrettanto, abbandonando così il pedone in h3 che verrà eliminato dal Cavallo in f3 via g5), h4+; 56)  Rf2, R:g5; 57) Re1, Cf3+; 58) Rf1, Ce5; 59) Rf2, Rf7; 60) Re1, Re7; 61) Rf2, Rd7; 62) Re2, Rc8; 63) Rd2, Cf3+; 64) Rc3, Cg5 e il Nero vince.  

Vediamo invece come è andata la partita:

45) A:d7, C:d7; 46) Cc3, Ce5 (forse meglio prima Rf5); 47) c5! (su C:e4 vince C:c4), Rf5; 48) c:d6?! (qui le macchine suggeriscono c6 con parità con il possibile seguito 48)…Cc4; 49) Cb5, C:e3; 50) C:c7, Re5; 51) Rg3, Cf5+; 52) Rf2, Ce7; 53) Re3 e non si vede come il Nero possa tentare di vincere), c:d6; 49) Rh5? Cc4! (Kramnik ha calcolato tutto!); 50) R:h6, C:a3; 51) Rg7, Cc4; 52) h4, C:e3; 53) h5, Cg4; 54) Cb5, Re5; 55) Rg6, e3; 56) Cc3, a4; 57) Rg5; Cf6; 58) h6, a3; 59) Rg6, e2 e il Bianco abbandona.

– L’angolo del Principiante –

Del C.M. Marcello Pecorari

Comincia oggi la nostra collaborazione con il Candidato Maestro Marcello PecorariMarcello Pecorari è una figura molto nota dello scacchismo abruzzese ed è un elemento fondamentale dello scacchismo aquilano. Emigrato dopo il terremoto a Pescara, continua a mettere a disposizione delle squadre aquilane che militano nel camponato n azionale la sua bravura e la sua grande cultura scacchistica. Scacchisticamente è cresciuto negli anni ’80, quando a L’Aquila non c’era un circolo stabile ma ci si vedeva dietro a Palazzo Carli (il Rettorato, per intenderci) al leggendario Bar Eugenio. In questo bar sono passato tantissimi scacchisti e i miei ricordi sono legati a fortissimi giocatori quali Sergio Amadesi, professore di fisica dell’Università dell’Aquila oramai non più tra noi, il veterinario Francesco Splendiani, scacchista eclettico e persona dai mille interessi, Nicola Pienabarca, medico trasferitosi a Roma e tuttora forte giocatore, Mauro Cerasoli, docente di matematica sempre presso l’Università dell’Aquila e tanti altri scacchisti che sono stati avversari temibili per chiunque. Marcello, in questa occasione, si occupa dell’Angolo del Principiante e ci illustra degli aspetti finora dati per scontati: la notazione delle mosse e un tatticismo elementare, ovvero l’Inchiodatura.

Lascio a lui la parola.

LA NOTAZIONE DELLE MOSSE

Durante una partita è possibile registrare le mosse giocate trascrivendole su un formulario così è possibile rivedere ed analizzare la partita giocata. Nei tornei è quasi sempre obbligatorio trascrivere le mosse! Abbiamo visto che ogni casa ha un nome: ad esempio d4 è la casa di incrocio tra la colonna “d” e la quarta traversa. La mossa si scrive con l’iniziale in maiuscolo del nome del pezzo e la casa di arrivo. L’iniziale della regina sarà D (Donna) per non confonderla con il Re. L’iniziale del pedone invece non si mette. Esempi:

Ab5                            L’Alfiere arriva nella casa b5.

Dd2                            La Regina (Donna) arriva nella casa d2.

d6                               Il pedone arriva nella casa d6.

0-0; 0-0-0               Arrocco corto; Arrocco lungo.

La cattura si segna con “x” oppure con “:“. Ad esempio:

Cxd7 (oppure C:d7)  Il cavallo arriva nella casa d7 mangiando una figura avversaria.

dxc4 (d:c4)           Quando il pedone fa una cattura si indica la colonna (“d” in questo caso) dove si trova il pedone e la casa di arrivo del pedone (c4) dopo che ha mangiato.

                                   Riassumendo: il pedone sulla colonna d arriva nella casa c4 mangiando una figura avversaria. Ricordarsi che il pedone mangia in diagonale !

Thd3                       Caso particolare: Supponiamo che entrambe le torri possano arrivare alla casa d3. Se scrivi Td3 non sai quale torre arriva in d3 per cui è necessario                                                                                         specificare la colonna o la traversa dove si trova la torre prima di muovere. In  questo caso andrà in d3 la torre che si trova sulla colonna “h”.

                                   c8D Il pedone arriva in c8 (ultima traversa) e si trasforma in Regina (Donna).

                                   Esercizio : Provate a ricostruire sulla scacchiera la seguente partita:

  1. e4, e5
  2. Ac4, Cc6
  3. Df3, d6
  4. Dxf7

Cosa può fare il nero in questa posizione ? Passiamo ora ad uno dei tatticismi elementari più frequenti in partita: l’Inchiodatura.

L’INCHIODATURA

Una figura attacca una figura avversaria. Quest’ultima non si può muovere perchè scoprirebbe il proprio re che andrebbe sotto scacco. In tal caso si dice che la figura subisce una inchiodatura.

Un esempio pratico può essere il seguente diagramma:

Il bianco ha mosso la torre da f1 a e1 e attacca la regina nera in e7. Se la regina si sposta lungo la stessa colonna “e” (compresa la cattura della torre stessa) essa viene mangiata. Però non si può spostare su di un’altra colonna perchè il suo re sarebbe sotto scacco ovvero farebbe una mossa irregolare. In sostanza questa inchiodatura porta a gravi perdite di materiale da parte del nero.

Per chi volesse, può inviare le soluzioni all’indirizzo e-mail o.luigini@tin.it

* Ottavio Luigini, giocatore di categoria magistrale e istruttore nazionale.

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