Il Fatto

Ostia, prima molestano due ragazze, poi sputano ai carabinieri: panico in un chiosco del lungomare

25 giugno 2021 | 12:31
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Ostia, prima molestano due ragazze, poi sputano ai carabinieri: panico in un chiosco del lungomare

Lo stesso chiosco era già stato teatro, a fine maggio, di un’altra aggressione: per questo i carabinieri ne hanno proposto la chiusura

Ostia – Due giovani hanno molestato due ragazze, dando vita ad un’accesa lite; poi, all’arrivo dei carabinieri, hanno cercato di fuggire a suon di spintoni e spunti. E’ accaduto sul lungomare di Ostia, nei pressi di un noto chiosco in spiaggia, lo scorso 16 giugno. E oggi, i carabinieri di Ostia hanno proposto la chiusura del locale, già teatro di almeno un’altra aggressione a maggio.

I fatti

La sera del 16 giugno i carabinieri, allertati dai presenti e immediatamente recatisi sul posto, avevano ascoltato le persone presenti e rintracciato in breve tempo uno dei due ragazzi, individuato come il responsabile di un’accesa lite: il ragazzo era nella spiaggia libera vicina insieme ad un suo giovanissimo amico, entrambi in evidente stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di sostanze alcoliche.

Sin da subito l’aggressore aveva dichiarato di non volersi sottoporre al controllo tanto che la sua condotta, con il trascorrere dei minuti, si era fatta sempre più aggressiva nei confronti dei militari intervenuti, presi a spintoni e sputi: il ragazzo era poi stato immobilizzato dai carabinieri e affidato alle cure dei sanitari, che l’hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale G.B. Grassi, piantonato dagli stessi militari. Nel frattempo, anche l’amico che l’accompagnava aveva utilizzato il medesimo comportamento con lo scopo di sottrarsi al controllo dei carabinieri, ma era stato prontamente bloccato e accompagnato in caserma.

I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che i due, entrambi con precedenti penali, avevano importunato pesantemente con tono molesto due avventrici, provocandone la reazione.

Nello stesso stabilimento balneare, nella serata del 29 maggio scorso, era avvenuta un’analoga rissa posta in essere da gruppi di ragazzi; in quest’occasione si erano dati alla fuga prima dell’arrivo dei carabinieri, i quali avevano potuto constatare solo la presenza di numerose bottiglie in frantumi a terra, a riprova della fondatezza della richiesta dell’intervento.

La chiusura

Il responsabile del chiosco, inoltre, nello scorso mese era stato sanzionato di duemila euro, per varie violazioni amministrative.
Pertanto i carabinieri, contestualmente all’informativa alla Procura della Repubblica, hanno avanzato la proposta di sospensione della licenza per l’esercizio pubblico, con avviso di possibile revoca della licenza, qualora dovessero ripetersi simili episodi.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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