Mondo

Antonio Megalizzi è morto: il reporter italiano era stato ferito nell’attentato di Strasburgo. L’audio: “Innamorato dell’Ue”

Aveva 29 anni e lavorava nella città francese per Europhonica, consorzio di radio universitarie: è la quarta vittima dell'attacco ai mercatini di Natale della città francese. Mattarella: "Inaccettabile tragedia, profonda tristezza". Il premier Conte: "Ci rattrista molto. Ci dobbiamo unire tutti in questo dolore"

Antonio Megalizzi, il giovane reporter italiano rimasto gravemente ferito alla testa nell’attacco al mercatino di Natale di Strasburgo, è morto. Lo apprende l’agenzia Ansa da fonti francesi. Megalizzi aveva 29 anni e lavorava nella città francese per Europhonica, un consorzio di radio universitarie: è la quarta vittima di Cherif Chekatt, l’attentatore ucciso giovedì in un blitz delle Forze dell’ordine. Le condizioni del reporter italiano erano risultate critiche fin da subito: “È in coma e non si può operare per la posizione gravissima del proiettile che è arrivato alla colonna alla base del cranio, vicino alla spina dorsale”, aveva raccontato all’Ansa il padre della fidanzata di Megalizzi, Danilo Moresco, due giorni fa.

Il 29enne italiano si stava specializzato in studi internazionali e ogni mese andava a Strasburgo per condurre un programma radiofonico. Nel 2015 si era laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Verona. In passato aveva collaborato anche con la sede Rai di Trento, curando un programma radiofonico dal titolo Tesi di Laurea e con RTT, La Radio.

Mi sono innamorato dell’Unione Europea. Sono molto, molto focalizzato e coinvolto in cose che stanno nascendo fortemente europeiste”. E’ quanto racconta, in un recente audio ad una amica e collega, Antonio Megalizzi. Nell’audio – che l’Ansa ha ascoltato – il reporter racconta di essere “molto appassionato di politica e giornalismo, anche se al momento lavoro più nell’intrattenimento radiofonico”. E poi il sogno “di riuscire un giorno a farcela, l’idea è continuare a fare quello che faccio ora a Strasburgo ma in maniera continuativa, perché ancora non esiste un media service giovane che si occupi di Unione europea”.

Con Megalizzi al momento dell’attentato c’erano anche due colleghe italiane, Caterina Moser e Clara Stevanato. Stavano andando al mercatino natalizioquando l’amico è stato colpito, ha raccontato la Moser. Europhonica è il progetto internazionale promosso da RadUni (l’associazione italiana operatori radiofonici universitari) insieme alle radio universitarie di Francia, Spagna, Portogallo e Germania. Una volta al mese, in concomitanza con la plenaria del Parlamento europeo trasmette in diretta da Strasburgo.

I messaggi di cordoglio – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito “una inaccettabile tragedia” la sua mortee ha espresso la sua “profonda tristezza”. “Sono particolarmente vicino – ha aggiunto Mattarella – al dolore della famiglia, della fidanzata e degli amici del giovane reporter italiano vittima dell’odio criminale e del fanatismo” propugnato dal sedicente “Stato islamico”. “È una notizia che ci rattrista molto. Un pensiero di grande affetto e molto commosso va alla sua ragazza, ci dobbiamo unire tutti in questo dolore”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue. “Purtroppo siamo costretti a confermare che il nostro collega Antonio ci ha lasciati. I nostri pensieri vanno alla famiglia e a tutti i suoi amici e colleghi. Vi preghiamo di rispettare il momento doloroso”, si legge in un post su Facebook di Europhonica.

“Ai suoi cari tutta la mia vicinanza e quella della Camera dei Deputati”, ha detto il presidente della Camera Roberto Fico in apertura del concerto di Natale di Montecitorio. Le parole di Fico sono state segnate da un lungo applauso di tutta l’Aula in ricordo del giovane giornalista, così come tutti i partiti e i loro leader hanno voluto ricordare il 29enne italiano. “La scomparsa ci colpisce e ci addolora fortemente. Un pensiero commosso alla famiglia per questa tragedia che si è consumata a Strasburgo”, ha dichiarato la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, interrompendo il suo intervento all’Università Federico II di Napoli.