Il gup di Roma ha rinviato a giudizio l’ex ministro dello Sport Luca Lotti e il generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia, accusati di rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito di un filone del caso Consip. Per questa accusa il pm Mario Palazzi aveva chiesto il non luogo a procedere, decisione però non condivisa dal giudice Nicolò Marino. Già lo scorso anno la Procura aveva chiesto l’archiviazione ma il gip Gaspare Sturzo aveva invece disposto ulteriori indagini.

A Lotti, ex sottosegretario di Matteo Renzi, viene contestato ancora una volta di aver rivelato a Luigi Marroni, ex amministratore delegato dell’azienda che gestisce gli appalti pubblici, l’esistenza di un’indagine sulla stazione appaltante. Sempre per questo nell’ottobre 2019 Lotti era stato rinviato a giudizio anche per favoreggiamento per aver rivelato l’inchiesta a Luigi Marroni.

Il gup ha fissato l’udienza per il 13 ottobre, quando i giudici dovranno riunire questo filone al processo principale sul caso Consip davanti al collegio dell’ottava sezione penale dove sia Lotti che Saltalamacchia sono imputati per il reato di favoreggiamento. Secondo l’accusa, l’ex ministro Lotti il 3 agosto del 2016 avrebbe informato Marroni dell’esistenza “di una indagine penale che interessava gli organi apicali passati e presenti di quella società e, in particolare, di una attività di intercettazione telefonica sull’utenza in suo uso”, mentre Saltalamacchia avrebbe rivelato allo stesso Marroni che la procura di Napoli indagava su Consip.

“E’ una decisione che sorprende, speriamo di avere maggiore fortuna nel dibattimento” commenta il legale di Lotti, l’avvocato Franco Coppi.

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