Con questo Pd, preferisco la coerenza della Meloni

Il paradosso mi ha sempre affascinato e spesso mi ha spinto verso il rifiuto del politically correct censorio. Tuttavia, come dice il vecchio adagio: “Chi di spada ferisce di spada perisce”, il mio amore per la critica della ragion-umoristico paradossale si vendica contro di me. In questo momento vengo “lapidato” con pietre di varia dimensione, […]

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Il paradosso mi ha sempre affascinato e spesso mi ha spinto verso il rifiuto del politically correct censorio. Tuttavia, come dice il vecchio adagio: “Chi di spada ferisce di spada perisce”, il mio amore per la critica della ragion-umoristico paradossale si vendica contro di me. In questo momento vengo “lapidato” con pietre di varia dimensione, alcune aguzze. L’iperbole di cui mi sono servito per apprezzare le qualità politiche, tattiche, strategiche e di coerenza di Giorgia Meloni, ha ferito molte persone fra cui diversi che hanno stima di me.

Mi rincresce se hanno potuto pensare che io apprezzassi le idee di Giorgia Meloni e me ne scuso; ho premesso che di quelle idee io sono all’opposto in quanto marxista e antifascista, l’iperbole è stata un’iper-reazione al dilagante conformismo, servilismo e retorica che caratterizzano da troppi anni il mediocre teatrino politico con molta stampa al rimorchio.

Il segretario di un partito che si definisce di centrosinistra, ha imbarcato nel proprio Gotha Barbara D’Urso. In un simile desolante contesto, le capacità politiche, ribadisco, politiche, della leader di Fratelli d’Italia, emergono per coerenza, per adesione alle proprie idee e per capacità di argomentazione. Questo non è un problema per Giorgia Meloni, è un problema per la cosiddetta sinistra che si è estinta in un centro pseudo-moraleggiante, con la capziosa pretesa di salvare la patria. La sola eccezione, il coraggio di Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. L’avversario politico, anche il più estremo, deve essere analizzato, conosciuto con attenzione ed è giusto riconoscerne le capacità per riflettere criticamente. Io la penso così.

Accetto di essere criticato anche severamente. Ma se qualcuno mi sospetta di essere un voltagabbana per ragioni di bottega, o non ha capito o è un vile.