Alitalia, rinviato l'incontro con i commissari. Sindacati: "Stipendi a rischio"

Slitta al 31 marzo il vertice previsto per domani. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl T.A: "Undicimila famiglie rischiano di restare senza reddito. Venerdì protesta a Fiumicino"

Aerei Alitalia in pista (Ansa)

Aerei Alitalia in pista (Ansa)

Roma, 23 marzo - Nuovo capitolo dell'odissea Alitalia. Rinviato per la terza volta l'incontro, in programma domani mercoledì 24 marzo, tra i commissari straordinari di Alitalia Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, e i sindacati. Il vertice è stato riprogrammato per mercoledì 31 marzo. Il tavolo si terrà in videoconferenza. I commissari  incontreranno alle 14 le sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e successivamente, alle 17, le sigle professionali Anpac, Anpav, Anp e l'Usb. 

Protesta venerdì a Fiumicino contro il nuovo rinvio

Critici sul nuovo rinvio i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl T.A, che annunciano una manifestazione di protesta, venerdì 26 marzo alle 11 all'aeroporto di Fiumicino. ''Questo nuovo rinvio - avvertono le sigle sindacali -  è una decisione scellerata, dato che la situazione drammatica vede ad oggi, nonostante il giorno previsto per il pagamento degli stipendi si stia avvicinando: totale incertezza sull'erogazione delle retribuzioni di marzo 2021, dopo che a febbraio si era corso il medesimo rischio; la comunicazione aziendale di indisponibilità ad anticipare il trattamento base della cassa integrazione straordinaria formalizzata presso il Ministero del Lavoro il 18 marzo scorso; totale incertezza sulla data di pagamento della prestazione della cassa integrazione straordinaria base da parte dell'Inps; totale incertezza sulla data di pagamento dell'integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo, relativa al mese di dicembre 2020, sempre da parte dell'Inps".

Sindacati: a rischio stipendi di 11mila famiglie

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl T.A si domandano se in questo rinvio sia rilevabile un "profilo di incoscienza piuttosto che di irresponsabilità". Secondo i sindacati, infatti, si fa sempre più concreto il rischio che circa 11mila famiglie rimangano senza reddito e senza integrazioni salariali per un periodo indefinito, non riuscendo ad avere rassicurazioni né da parte aziendale né da parte dell'Inps. Infine l'affondo nei confronti del governo: "A questo - dicono i sindacati - si aggiunge l'inaccettabile silenzio del Ministero dello Sviluppo e il preoccupante stallo governativo rispetto alla partenza della NewCo (ITA) che, nella migliore delle ipotesi, avvierà le sue operazioni non prima dell'estate, con dimensioni eccessivamente ridotte e un piano industriale assolutamente inadeguato al rilancio della compagnia di bandiera''.

Giovannini: tempi decisivi per agganciare l'estate

Il caso Alitalia al centro del dibattito anche in commissione Lavori Pubblici del Senato, dove il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, rispondendo a una domanda sul piano industriale di Ita ha precisato: "L'intenzione del Governo è avere un vettore robusto in grado di partire per tornare rapidamente: la tempistica è assolutamente decisiva anche per agganciare la stagione estiva e la ripresa dei flussi di traffico. La partita è in corso  e questa settimana avremo una nuova interazione con la commissaria europea Margrethe Vestager, con la cadenza continua annunciata all'avvio delle interazioni gestite dal nuovo governo". Per quanto riguarda invece il piano industriale, il ministro precisa:  "Era una bozza di piano industriale che Ita ha modificato anche per tener conto delle osservazioni del Parlamento. La discussione è in corso con la Commissione europea esattamente su questi aspetti, è un processo in divenire che questo ministero con gli altri ministeri competenti sta seguendo passo passo. E' una partita estremamente complessa - ha concluso Giovannini  -, ancor di più per le condizioni attuali del mercato del trasporto aereo".