L'Italia non cambia idea, nonostante un pressing sempre più serrato da parte di Pechino: i voli da e per la Cina restano a terra finché non arriverà una...
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Il tema dei voli resta comunque l'oggetto del contendere ed è stato al centro di quello che sembra a tutti gli effetti un malinteso tra Roma e Pechino. La capitale cinese, dopo un incontro giovedì tra il vice ministro Qin Gang e l'ambasciatore Luca Ferrari, ha attribuito all'Italia la volontà di far ripartire alcuni collegamenti aerei interrotti. Un'intenzione smentita prima dal ministro della Salute, poi dalla Farnesina. «Il blocco dei voli - si è incaricato di spiegare il ministro degli Esteri Luigi Di Maio da Madrid - è una misura presa per affrontare l'emergenza nell'immediato e, finché le autorità sanitarie ci diranno che è opportuna, continueremo a tenerla in atto». Mentre il console generale della Repubblica popolare cinese a Milano, Song Xuefeng, è tornato a insistere perché gli aerei riprendano a volare, «per recuperare la collaborazione fra i due Paesi».
«Abbiamo bisogno di medici e di amicizia per prevenire e controllare questa epidemia invece di pregiudizi e paura.
Il Messaggero