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È vero che nel 1994 Emma Bonino fu eletta con la Lega Nord?

Lo dice uno screenshot che sta girando molto sui social network, ma è più complicata di così

Da ieri sta girando su Twitter e Facebook un’immagine da cui risulta che alle elezioni del 1994 Emma Bonino, attuale leader di +Europa, fu eletta in Parlamento con la Lega Nord, un partito che Bonino sta criticando da settimane per le sue posizioni contro l’Europa e l’immigrazione. L’immagine è vera ed è tratta dal vecchio sito della dodicesima legislatura, che durò al 15 aprile 1994 all’8 maggio 1996. Sostenere che Bonino fu eletta con la Lega Nord, come sembra indicare il sito in questione, è però impreciso.

(sito della XII legislatura, scheda personale di Emma Bonino)

Nel 1994 Bonino faceva parte della Lista Pannella – Riformatori, uno dei numerosi partiti messi in piedi fra gli anni Novanta e Duemila dai Radicali, che allora erano guidati da Marco Pannella e si consideravano trasversali rispetto ai partiti tradizionali. Ai tempi la Lista temeva di non avere un consenso sufficiente per eleggere con certezza dei parlamentari – e infatti non riuscì a superare lo sbarramento del 4 per cento – e fece un accordo con la neonata Forza Italia di Silvio Berlusconi per entrare nel centrodestra e appoggiarlo su alcuni temi (all’epoca il centrosinistra era ancora molto influenzato dalla tradizione comunista e socialista). In cambio, il centrodestra si impegnò ad eleggere alcuni esponenti Radicali.

La legge elettorale con cui si votò nel 1994 era il cosiddetto Mattarellum, ideato dall’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che prevedeva un sistema misto di elezione: il 75 per cento tramite un sistema uninominale, con un solo candidato per collegio, e il 25 per cento con una quota proporzionale. Bonino venne candidata alla Camera nel sistema uninominale, in un seggio considerato sicuro per il centrodestra e che comprendeva Padova e il paese limitrofo di Selvazzano Dentro. Due mesi prima delle elezioni, in un’intervista al Messaggero disse di non sentirsi né leghista né “berlusconiana”.

Bonino fu eletta col 39,5 per cento dei voti. Come si capisce bene dall’immagine qui sotto, è impreciso sostenere che entrò in Parlamento con la Lega Nord: la sua candidatura fu sostenuta da tutto il centrodestra. Un archivio più recente della Camera dei deputati, inoltre, scrive correttamente che nel 1994 Bonino fu eletta “con sistema maggioritario”, senza associarla a nessun partito in particolare.

(archivio storico delle elezioni del Ministero degli Interni)

Le elezioni del 1994 furono vinte dal centrodestra. I Radicali riuscirono ad eleggere complessivamente sei deputati e due senatori ed entrarono nel gruppo parlamentare di Forza Italia. Pochi mesi dopo Bonino fu eletta Commissario europeo per gli aiuti umanitari e per la tutela dei consumatori su indicazione di Berlusconi, e lasciò il suo seggio alla Camera.

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